Scoperti arsenali clandestini a Vibo Valentia: sequestrate armi e droga

I carabinieri di Vibo Valentia scoprono tre arsenali clandestini con nove fucili, sei pistole e migliaia di munizioni, insieme a 800 grammi di marijuana, evidenziando legami tra armi e traffico di droga.
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Scoperti arsenali clandestini a Vibo Valentia: sequestrate armi e droga - Gaeta.it

Un’operazione mirata dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia ha portato alla scoperta di tre arsenali clandestini, meticolosamente nascosti tra la vegetazione e in edifici abbandonati. Durante i controlli, gli agenti hanno sequestrato un consistente arsenale composto da nove fucili, sei pistole e migliaia di cartucce di vario calibro. Oltre alle armi, sono stati trovati anche 800 grammi di marijuana e semi di canapa, evidenziando un legame tra attività illecite e la proliferazione di armi non registrate. Questo blitz si inserisce nell’ambito delle operazioni disposte dal procuratore della Repubblica Camillo Falvo, volto a contrastare il fenomeno delle armi clandestine nella regione.

Arsenali rinvenuti a Mileto

I dettagli dell’operazione evidenziano la serietà del fenomeno della proliferazione di armi nella frazione San Giovanni di Mileto. Le armi, nascoste in diversi punti strategici, sono state rinvenute grazie a controlli mirati. Il repertorio include un fucile d’assalto Fal calibro 7,62 e un fucile Mas calibro 7,50, insieme a cinque fucili calibro 12 e una varietà di pistole, tra cui una automatica calibro 9×17 e numerosi altri esemplari, tra cui pistole a canne mozze e di calibro diverso. Questi armamenti, oltre ad essere potenzialmente pericolosi, pongono interrogativi sul loro impiego e sulla rete di approvvigionamento degli stessi.

I carabinieri della Stazione di Mileto, incaricati del caso, hanno proceduto con responsabilità e precisione, evidenziando l’importanza di operazioni di questo tipo per la sicurezza pubblica. La scoperta di un carico così significativo di armi e munizioni in un’area rurale porta a chiedersi non solo come questi arsenali siano finiti lì, ma anche chi possa esserne il responsabile.

Indagini e accertamenti balistici

Attualmente le indagini sono condotte sotto la supervisione del procuratore Camillo Falvo, che ha sottolineato l’importanza di fare luce sulla provenienza delle armi e sul loro possibile uso in attività criminali. I carabinieri stanno esaminando ogni dettaglio degli armamenti trovati, con il supporto di accertamenti tecnico-balistici da parte del Servizio investigativo del Comando provinciale.

Questi accertamenti non servono solo ad identificare gli armamenti, ma sono cruciali per stabilire se siano già stati utilizzati in operazioni illecite o se stessero per essere impiegati in futuri crimini. La riuscita di quest’operazione potrebbe avere un impatto significativo sulla sicurezza della comunità, contribuendo a smantellare eventuali reti criminali attive nella zona.

Il procuratore Falvo ha riconosciuto l’importanza di questa scoperta, evidenziando la necessità di un’azione continua da parte delle forze dell’ordine per disarticolare i vari aspetti della criminalità organizzata che, purtroppo, continuano a rendere critica la situazione della legalità nel territorio calabrese.

Il legame tra droga e armi

L’operazione ha portato alla luce non solo un elevato numero di armi, ma anche un consistente sequestro di droga, in particolare marijuana e semi di canapa. Questo elemento solleva interrogativi su possibili collegamenti tra il traffico di stupefacenti e la disponibilità di armamenti clandestini. L’associazione tra armi e droga è un fenomeno che presenta significativi rischi per la sicurezza pubblica, poiché potrebbe alimentare ulteriormente la violenza e le attività criminali.

La presenza di 800 grammi di marijuana nel contesto di un’operazione relativa alla proliferazione di armi suggerisce che questi arsenali potessero essere utilizzati per sostenere attività illecite, rendendo necessaria un’analisi approfondita di come le armi e le sostanze stupefacenti siano interconnesse nel panorama della criminalità locale.

Le indagini in corso, attraverso il coinvolgimento della magistratura e delle forze di polizia, mirano a comprendere appieno il fenomeno, individuando non solo i responsabili, ma anche smantellando le reti di approvvigionamento che operano in modo clandestino nella regione. Garantire un ambiente sicuro e libero dalla proliferazione di stupefacenti e armi è un obiettivo primario delle autorità locali, che continuano a battersi contro la criminalità organizzata con determinazione e impegno.

Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Laura Rossi

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