Una operazione della Guardia di Finanza di Verona ha portato alla scoperta di un canile-lager nei pressi di Bussolengo, dove diversi cani versavano in condizioni disastrose. Il controllo è partito da un furgone sospetto che trasportava un cane emaciato. Questo episodio ha rivelato una situazione allarmante che coinvolge non solo un numero elevato di animali maltrattati, ma anche pratiche non autorizzate nella gestione degli stessi.
Il controllo e la scoperta del canile abusivo
La vicenda ha avuto inizio quando un furgone è stato fermato dagli agenti della Guardia di Finanza. A bordo c’era un cane visibilmente in cattive condizioni. Il conducente, sorpreso dalle domande dei militari, ha dichiarato di non disporre della documentazione necessaria per il trasporto dell’animale. Questo ha spinto gli agenti ad accompagnarlo a casa sua per accertamenti. Giunti sul posto, la situazione si è rivelata ben peggiore delle previsioni. Nel giardino della residenza sono stati rinvenuti circa 40 cani, tra cui diverse razze da caccia e pitbull, molti dei quali cuccioli. Gli animali erano stipati in gabbie di fortuna, con poco spazio e in condizioni igieniche pessime.
Le condizioni di vita degli animali
Le gabbie in cui erano rinchiusi i cani erano prive di giacigli e non presentavano alcun sistema per la pulizia o per l’approvvigionamento d’acqua. La mancanza di queste basilari necessità ha generato un ambiente insalubre e pericoloso per gli animali. Oltre ai cani, il giardino ospitava anche animali da cortile, alcuni dei quali erano stati macellati e appesi all’esterno, aggravando ulteriormente la già critica situazione. La scoperta ha colto di sorpresa le autorità locali, che non si aspettavano di trovare un numero così elevato di animali maltrattati in un solo luogo.
Intervento delle autorità competenti
Dopo la scoperta, la Guardia di Finanza ha prontamente fatto intervenire un veterinario dell’Ulss 9 di Verona. Una volta presente sul luogo, il medico ha imposto un fermo sanitario immediato, sottolineando la gravità delle condizioni in cui vivevano gli animali. Successivamente, il personale veterinario, insieme a rappresentanti della Polizia Provinciale, delle Guardie Zoofile Oipa di Verona e delle autorità locali, ha effettuato controlli approfonditi. Durante queste verifiche, si è appreso che molti dei cani non erano nemmeno registrati, essendo privi di microchip.
Provvedimenti e conseguenze per il proprietario
Alla luce delle scoperte, gli animali sono stati confiscati e saranno affidati a enti competenti o a cittadini disposti a prendersene cura. Il proprietario del canile abusivo è stato denunciato per maltrattamento di animali e segnalato per la detenzione non autorizzata di animali. Le azioni intraprese dalle autorità dimostrano un forte impegno contro il maltrattamento degli animali e segnano un passo importante nella tutela dei diritti degli animali nella regione. Le operazioni non solo salvaguardano i cani coinvolti, ma fungono anche da deterrente per simili pratiche abusive in futuro.
Ultimo aggiornamento il 27 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano