scoperto graffito con cartigli di ramesse iii nel deserto di wadi rum in giordania

scoperto graffito con cartigli di ramesse iii nel deserto di wadi rum in giordania

Nel deserto del Wadi Rum in Giordania è stato scoperto un graffito con i cartigli di Ramesse III, rivelando l’influenza egizia nel Medio Oriente e le rotte commerciali oltre i confini dell’Egitto.
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Nel deserto del Wadi Rum, in Giordania, è stato scoperto un graffito con i cartigli di Ramesse III, che testimonia l’influenza egizia nel Medio Oriente nel XII secolo a.C. e amplia la conoscenza delle rotte commerciali e politiche fuori dai confini dell’Egitto. - Gaeta.it

Nel deserto del Wadi Rum, in Giordania, è stato rinvenuto un graffito raffigurante i cartigli di Ramesse III, faraone della XX dinastia egizia. Questo reperto, risalente al XII secolo a.C., offre nuovi elementi per comprendere le spedizioni egizie oltre i confini storici del Nilo. Il ritrovamento aiuta a chiarire la presenza e l’influenza del regno di Ramesse III in Medio Oriente, aggiungendo un tassello importante alla storia antica e alle vie commerciali che univano l’Egitto ai territori vicini.

I cartigli di ramesse iii e il loro significato storico

I cartigli consistono in iscrizioni ovali che racchiudono il nome del sovrano egizio. Quelli relativi a Ramesse III trovati nel Wadi Rum testimoniano la sua attività non solo militare ma anche commerciale e politica al di fuori dell’Egitto. Durante il suo regno, questo faraone condusse diverse campagne militari e intensificò le spedizioni alla ricerca di risorse preziose, stabilendo così contatti con regioni lontane come quella della Giordania.

Il ritrovamento nel Wadi Rum dimostra che il potere egizio estese la propria influenza ben oltre i confini tradizionali, coinvolgendo territori del Medio Oriente. Ciò suggerisce che le rotte di commercio e le relazioni diplomatiche egizie a quel tempo fossero più ampie rispetto a quanto si credeva finora. Si apre la possibilità che Ramesse III avesse un controllo diretto oppure una forte influenza nelle aree circostanti, portando alla diffusione della cultura e dell’economia egiziana verso est.

Non è la prima volta che emergono tracce del faraone in terreni lontani dal cuore dell’Egitto. Circa quindici anni fa, in un’oasi di nome Tamya, era stato scoperto un altro graffito con il nome di Ramesse III. Entrambi i ritrovamenti potrebbero collegarsi alle spedizioni dirette alle miniere di rame di Timna, in Negev , e all’attività mineraria del turchese nel Sinai, nonché al commercio di mirra con la regione di Punt, situata tra la penisola arabica e il Corno d’Africa. Questi elementi confermano un’attività intensa e consolidata di scambi tra l’Egitto e i territori limitrofi durante il ventennio di regno di Ramesse III.

Il wadi rum fra storia e geografia

Il Wadi Rum è noto per i suoi paesaggi desertici spettacolari e per un ricco patrimonio archeologico. Questo deserto si trova nel sud della Giordania ed è stato un punto di passaggio per molte culture antiche. In passato, rappresentava un crocevia di scambi commerciali e migrazioni tra popoli diversi, inclusi quelli semitici che abitavano la regione.

Il ritrovamento del graffito con i cartigli di Ramesse III nel Wadi Rum indica che quest’area aveva un ruolo strategico nelle rotte che collegavano l’Egitto con il Medio Oriente. I viaggiatori egizi probabilmente attraversavano questo punto durante le spedizioni verso miniere o per stabilire relazioni con altre popolazioni. La zona non appare quindi isolata ma parte di un sistema di comunicazioni e scambi piuttosto articolato.

Geograficamente, il Wadi Rum si trova in una posizione che favorisce il collegamento fra l’Egitto, il deserto arabico e le terre più a nord e ad est, come la Giordania stessa. Questo implica che l’Egitto, sotto Ramesse III, fosse impegnato attivamente in una rete che andava al di là dei confini interni, sia in campo commerciale sia politico. Scoprire cartigli in un luogo così distante dall’Egitto è indice di un interesse concreto verso queste regioni.

Chi era ramesse iii: un sovrano tra guerra e diplomazia

Ramesse III regnò sull’Egitto dal 1186 al 1155 a.C., periodo durante il quale dovette affrontare diversi nemici corsari chiamati Popoli del mare e minacce libiche. Queste minacce arrivarono dal nord, attraversando il vicino Oriente e causando turbolenze e conflitti. Per difendere i confini, promosse campagne militari molte volte rappresentate nei rilievi del suo tempio a Medinet Habu, dove sono illustrati dettagli macabri come la conta delle mani e degli organi dei nemici caduti.

Nonostante il clima di guerra, Ramesse III curò anche la parte diplomatica e commerciale del governo. La scoperta in Giordania suggerisce che le sue imprese non si fermarono sul fronte bellico ma includevano spedizioni finalizzate a stabilire rapporti con altri regni, acquisire risorse e garantire l’approvvigionamento di materiali preziosi come il rame e la mirra.

La figura del sovrano si mostra quindi complessa: guerriero e difensore del suo popolo, certo, ma anche sovrano che guardava oltre i confini, cercando alleanze e territori dove consolidare la sua influenza. Questi elementi contribuiscono a rivedere la storia del suo regno, sottolineando la sua capacità di muoversi su più fronti.

Il valore storico e archeologico del ritrovamento

Il graffito scoperto nel Wadi Rum rappresenta una testimonianza che arricchisce la comprensione della presenza egizia in aree lontane dal Nilo. Offre dati concreti per ipotizzare che l’Egitto avesse in quel periodo una rete attiva di scambi e di influenza che toccava la Giordania e altri territori limitrofi.

Grazie a questa iscrizione si possono capire meglio le modalità con cui l’Egitto manteneva i rapporti con altri popoli, quali merci circolassero e come si distribuiva il potere in Medio Oriente all’epoca. Il ritrovamento contribuisce a ridefinire la mappa degli scambi e delle influenze culturali di quei tempi, implicando la presenza egiziana in zone ritenute finora marginali.

Il fatto che sia stata trovata un’iscrizione così nitida in un luogo difficile da raggiungere spinge gli archeologi a considerare nuove esplorazioni nel Wadi Rum e nelle aree circostanti. Potrebbero emergere altri reperti di grande rilevanza, utili a riscrivere pagine della storia antica e a conoscere meglio l’ampiezza del potere di Ramesse III.

  • Elisabetta Cina

    Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.

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