Scoperto un laboratorio clandestino di metanfetamina a Novara, arrestato uno studente di 22 anni

Scoperto un laboratorio clandestino di metanfetamina a Novara, arrestato uno studente di 22 anni

Scoperto a Novara un laboratorio clandestino di metanfetamina gestito da uno studente universitario di 22 anni, arrestato dalla polizia dopo indagini su attività sospette e produzione di sostanze stupefacenti.
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Scoperto un laboratorio clandestino di metanfetamina a Novara, arrestato uno studente di 22 anni - Gaeta.it

Una scoperta sensazionale ha scosso la città di Novara, dove la polizia ha svelato uno dei più significativi laboratori clandestini di metanfetamina in Italia. La notizia, che ha suscitato l’attenzione dei media e dei cittadini, riguarda un giovane studente universitario che ha intrapreso attività illecite mettendo in atto pericolosi esperimenti chimici nella sua abitazione.

L’arresto dello studente e le indagini della polizia

Il 21 marzo, gli agenti della squadra mobile di Novara hanno arrestato un ragazzo di 22 anni, accusato di produzione di sostanze stupefacenti. L’indagine, condotta dalla sezione narcotici della questura, è durata alcuni mesi e ha portato all’individuazione dell’alloggio. Il giovane viveva nel quartiere Sant’Antonio e mostrava un forte interesse per la chimica, che ha sfruttato per costruire un laboratorio clandestino.

L’operazione è scaturita da opere di osservazione e monitoraggio, che hanno rivelato alcune abitudini sospette del ragazzo. Gli agenti hanno notato che apriva frequentemente le finestre del piano terra della sua abitazione, permettendo la fuoriuscita di un odore caratteristico, riconducibile alla produzione di metanfetamina. Le prove raccolte dai poliziotti hanno giustificato l’intervento tempestivo.

Il laboratorio clandestino e le sostanze chimiche rinvenute

All’interno dell’abitazione, gli agenti hanno trovato un piano terra attrezzato con un impianto di distillazione altamente sofisticato, realizzato con materiali come matracci e beute di vetro borosilicato. Le attrezzature erano necessarie per resistere alle alte temperature imposte dalla lavorazione della droga. L’intento del giovane era chiaro: produrre metanfetamina, insieme a varie droghe sintetiche.

La zona della mansarda era invece dedicata alla miscelazione e preparazione dei composti. Gli agenti hanno scoperto diverse dosi pronte per lo spaccio. Tra le sostanze sequestrate figuravano metanfetamina, MDMA, DMT e DOM. Una parte significativa del sequestro riguardava anche i cosiddetti “francobolli allucinogeni”, piccoli frammenti imbevuti di LSD e di DOM, pronti per essere distribuiti.

Implicazioni legali e sicurezza pubblica

L’operazione ha creato allerta sia nella comunità locale sia a livello europeo. Le sostanze chimiche rinvenute, oltre a quelle già sperimentate, andranno a raddoppiare le tabelle delle droghe seguendo la normativa attuale nei vari Paesi dell’Unione Europea. Di fatto, l’imponente laboratorio clandestino scoperto è uno dei più significativi non solo in Italia, ma anche in un contesto continentale, vista la varietà di sostanze prodotte.

La polizia ha collaborato con il Gabinetto Interregionale di Polizia ScientificaLaboratorio di Chimica ForensePiemonte e Valle d’Aosta, per un’analisi approfondita delle sostanze sequestrate. Si tratta di un’operazione che sottolinea l’importanza dell’azione di contrasto al traffico illecito di droghe, non solo per tutelare la salute pubblica ma anche per affrontare crimini più vasti legati al narcotraffico.

A Novara, dunque, la lotta contro la produzione e il traffico di sostanze stupefacenti continua, mentre gli investigatori concentrano i loro sforzi su altre possibili attività delinquenziali che potrebbero minacciare la sicurezza dei cittadini.

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