Scopertura di un traffico di cocaina a Bologna: arrestato un noto spacciatore

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Scopertura di un traffico di cocaina a Bologna: arrestato un noto spacciatore - Fonte: Imolaoggi | Gaeta.it

Bologna è ancora una volta teatro di operazioni contro il narcotraffico, con un caso che ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine e della comunità locale. Due cani poliziotto hanno rinvenuto 140 grammi di cocaina all’interno di un’abitazione nel quartiere Lame, rivelando un ingegnoso sistema di spaccio messo in atto da un uomo noto alle autorità. La scoperta è avvenuta nel corso di un intervento mirato che ha portato all’arresto del 62enne di origine marocchina, temuto e conosciuto nel suo ambiente.

I dettagli dell'operazione di polizia

L'arrivo delle forze dell’ordine

La Polizia di Bologna è intervenuta nell’abitazione dell’accusato, un marocchino di 62 anni noto come "lo Zio", già sottoposto a arresti domiciliari. L’allerta è scattata dopo le segnalazioni di alcuni residenti che hanno notato delle bustine di plastica cadere dalle finestre dell’appartamento. Questo comportamento sospetto ha insospettito i vicini, i quali non hanno esitato a contattare il 113 per segnalare la situazione. Le indicazioni ricevute hanno messo in moto una serie di operazioni di intelligence, culminate in un intervento decisivo.

L’intervento dei cani poliziotto

I cani antidroga Barack e Havana sono stati fondamentali nell’operazione. Alla loro assistenza, gli agenti hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione. Durante la loro ricerca, sono stati rinvenuti 140 grammi di cocaina, astutamente occultati in vari luoghi. Parte della droga era stata celata all’interno del forno, mentre un’altra parte era stata sistemata nelle tasche di un accappatoio. Ma non finisce qui; alcuni involucri sono stati anche nascosti fra i detersivi, un tentativo evidente di dissimulare l'attività illecita dietro la facciata di una vita normale. Questa scoperta ha validato le segnalazioni ricevute e ha confermato la flagranza di reato.

Il profilo dello "Zio": storia di un recidivo

Un uomo già conosciuto alle forze dell’ordine

Il 62enne originario del Marocco non è nuovo alle forze dell’ordine italiane. Il suo curriculum criminale attestato mostra un'ascendenza di arresti e attività illecite che vanno ben oltre l'attuale operazione. Il suo primo arresto risale al 2016, seguito da un altro nel 2017, e ora, con la sua detenzione attuale, il numero si è elevato a tre. La recente ordinanza di custodia cautelare emessa il 5 settembre scorso evidenzia come, nonostante gli obblighi legali imposti dagli arresti domiciliari, l’uomo sia riuscito a continuare la sua attività di spaccio.

Un ingegno nell'attività di spaccio

La modalità di consegna messa in atto dal “Zio” riflette una preoccupante creatività nell'affrontare le restrizioni imposte per via delle normative su lockdown e isolamento. Utilizzando il metodo di lanciare bustine di droga dai balconi per consegnare le dosi ai clienti, ha cercato di mantenere attiva la sua rete di vendite, adeguandosi a una situazione difficile per il traffico di sostanze stupefacenti. Questo dimostra non solo una determinazione incrollabile, ma anche una profonda connessione con le dinamiche locali del mercato della droga.

L’operazione della Polizia di Bologna mette in luce la continua lotta delle forze dell’ordine contro il narcotraffico, un problema che affligge non solo la città di Bologna ma l’intero territorio nazionale.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Armando Proietti

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