Il progetto “Non perdiamoci di vista”, attivo nella provincia di Ascoli Piceno grazie alla sinergia con il Rotary e l’Azienda sanitaria territoriale, punta a individuare e prevenire il cheratocono tra i giovani. Questa iniziativa si dedica allo screening oculistico degli studenti nelle scuole secondarie, garantendo così un monitoraggio costante della salute visiva in una fascia di età particolarmente critica, ovvero quella dei ragazzi delle medie. Quest’anno, già 200 alunni delle terze classi sono stati visitati, con l’obiettivo di diagnosticare in anticipo eventuali anomalie oculari.
Il cheratocono: una patologia da non sottovalutare
Il cheratocono è una malattia degenerativa della cornea che, se non trattata, può portare a una significativa perdita della vista. Colpisce prevalentemente i giovani durante l’adolescenza, quando l’occhio è ancora in fase di sviluppo. Questa patologia causa una deformazione della cornea, che diventa sempre più conica, rendendo necessarie misure preventive per identificare i sintomi il prima possibile. La collaborazione tra diverse istituzioni, come il Rotary e l’Ufficio scolastico provinciale, è fondamentale per garantire un monitoraggio attivo e diffuso della salute oculistica tra i giovani, consentendo interventi tempestivi e riducendo il rischio di complicazioni nel lungo periodo.
L’importanza della prevenzione e della collaborazione
Il progetto, giunto al suo ottavo anno, rappresenta un esempio di alleanza tra enti pubblici e privati, evidenziato durante una conferenza stampa dal direttore generale dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, Nicoletta Natalini. La sinergia con l’Ufficio scolastico permette di coinvolgere un numero sempre crescente di studenti, amplificando l’impatto della campagna di sensibilizzazione. “Raggiungere più ragazzi è fondamentale,” ha sottolineato Natalini, evidenziando quanto sia importante individuare precocemente i segnali di allerta.
Il ruolo del Rotary e dell’informazione scolastica
Stefano De Gregoriis, presidente del Rotary di San Benedetto, ha commentato l’obiettivo di sensibilizzazione e tutela della salute visiva giovanile che sta alla base del progetto. “La prevenzione è fondamentale. Una diagnosi precoce può fare la differenza nella qualità della vita di chi vive con questa condizione,” ha affermato. Oltre a offrire visite gratuite, il progetto include momenti di informazione nelle scuole, cercando di instillare una cultura della prevenzione sanitaria tra i ragazzi e le loro famiglie.
Dati e risultati significativi dal 2016
Dal 2016 ad oggi, il progetto ha effettuato screening su oltre 6.090 studenti, evidenziando l’importanza dell’iniziativa. Di questi, 60 sono stati ricontrollati, e otto sono stati considerati per un intervento diretto. Il dottor Luca Cesari, direttore dell’unità operativa complessa di oculistica, ha specificato che le famiglie degli alunni che mostrano sintomi sospetti vengono prontamente contattate per ulteriori controlli in ospedale. Se viene diagnosticato il cheratocono, il team medico è pronto a intervenire con procedure per bloccarne l’evoluzione, assicurando così che questi giovani pazienti possano condurre una vita il più normale possibile.
La voce delle istituzioni scolastiche
L’ufficio scolastico provinciale, rappresentato dal dirigente Luca Pasqualini, ha confermato l’importanza di tali iniziative nel contesto educativo. “Abbiamo sposato in maniera convinta questo progetto per diffondere un messaggio di prevenzione a tutti gli studenti,” ha concluso, evidenziando come la salute visiva sia un aspetto cruciale per un buon apprendimento e benessere degli alunni. In questo modo, il progetto “Non perdiamoci di vista” non solo si occupa di prevenzione, ma contribuisce anche a un ambiente scolastico più sano e consapevole.
Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2024 da Laura Rossi