Il comitato “Scuole Sicure L’Aquila” ha preso una posizione decisa in merito alla situazione delle scuole della città, inviando una lettera al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Questo gesto è avvenuto a quindici anni dal devastante sisma del 2009, un evento che ha segnato profondamente il tessuto sociale e infrastrutturale dell’Aquila. Nella missiva, il comitato mette in evidenza le criticità attuali legate alla ricostruzione scolastica, rivolgendo un appello accorato affinché le istituzioni prendano atto della gravità della situazione e agiscano di conseguenza.
Le difficoltà delle scuole aquilane: dati inquietanti
La lettera inviata al Presidente della Repubblica non è solo una denuncia, ma rappresenta un’analisi dettagliata della condizione attuale delle scuole nella città. Ad oggi, sono circa 4.000 i bambini che frequentano le scuole, ma la loro esperienza educativa avviene in Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio . Questi moduli, che dovrebbero essere transitori, sono rimasti in piedi pur essendo passati 15 anni dal terremoto. La mancanza di un piano significativo per la dismissione di queste strutture e l’assenza di un programma concreto per l’adeguamento sismico delle scuole stesse pongono seri interrogativi sulla sicurezza degli studenti e dei lavoratori.
È emerso che molte scuole in muratura e cemento armato presentano indici di vulnerabilità sismica molto preoccupanti. La situazione è aggravata dal fatto che numerosi cantieri dedicati alla ricostruzione delle scuole sono fermi o procedono con notevole ritardo. Questa immobilità mette a rischio non solo l’incolumità dei giovani studenti, ma anche il futuro dell’istruzione nel territorio aquilano.
Documentazione visiva: scatti che raccontano una realtà allarmante
A sostegno delle proprie argomentazioni, il comitato ha allegato alla lettera una serie di fotografie scattate il 29 dicembre 2024, che illustrano lo stato di un cantiere che, stando ai documenti ufficiali del Comune dell’Aquila, sarebbe dovuto essere completato entro il 24 dicembre 2024. Le immagini evidenziano una realtà inquietante e tristemente stagnante, suggerendo che l’argomento non rappresenta semplicemente un problema gestionale, ma una questione cruciale che riguarda il diritto all’istruzione e alla sicurezza per milioni di giovani.
Nonostante le promesse di intervento e i continui annunci da parte delle istituzioni, la lettera esprime una frustrazione palpabile nel constatare che studenti e lavoratori della scuola continuano a trovarsi in una situazione precaria. Il comitato esprime il forte desiderio di vedere azioni concrete che possano modificare questa realtà, sottolineando la necessità di una riflessione seria sulle conseguenze di una politica fatta di annunci privi di sostanza.
Un appello alla sensibilizzazione e all’azione
Il comitato “Scuole Sicure L’Aquila”, in chiusura della propria lettera, ha rinnovato un appello diretto al Presidente Mattarella. La richiesta è di utilizzare la sua influenza per sensibilizzare le istituzioni competenti sui problemi evidenziati. In aggiunta, è stato lanciato un invito per il Capo dello Stato a visitare personalmente L’Aquila, per osservare di prima mano le condizioni degli edifici scolastici e percepire il disagio vissuto dalla comunità.
Questo invito si estende a tutte le pubbliche amministrazioni e ai parlamentari, spingendoli a unirsi nella battaglia per la sicurezza e il futuro delle giovani generazioni. La questione si dimostra non solo una battaglia locale, ma un tema di rilevanza nazionale, dove ognuno ha un ruolo da svolgere per garantire un’istruzione sicura e dignitosa.
La lettera non si limita a esprimere preoccupazioni, ma rappresenta un chiaro segnale che sottolinea l’urgenza di azioni immediate. La speranza del comitato, infine, è di vedere un cambiamento reale all’orizzonte, in contesti che troppo a lungo sono stati trascurati.
Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina