Scuole dell’aquila: il comitato sicure chiede maggiore attenzione a otto anni dalla nascita

Scuole dell’aquila: il comitato sicure chiede maggiore attenzione a otto anni dalla nascita

Tensioni tra il Comitato Scuole Sicure e l’amministrazione comunale de L’Aquila emergono nel dibattito sulla sicurezza scolastica, con richieste rimaste inascoltate nonostante gli impegni politici.
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Scuole dell’aquila: il comitato sicure chiede maggiore attenzione a otto anni dalla nascita - Gaeta.it

Nell’ambito del dibattito sulla sicurezza scolastica a L’Aquila, emergono tensioni tra il Comitato Scuole Sicure e l’amministrazione comunale. Il Consiglio Comunale aperto ha visto il Sindaco Biondi porre domande ai comitati civici, sottolineando la sua curiosità riguardo la loro attività. Il comitato, fondato nel 2017, ribadisce da anni l’importanza della sicurezza nelle scuole, ma le richieste non sembrano ancora trovare ascolto nelle istituzioni locali.

Il dibattito in consiglio comunale

Nel recente Consiglio Comunale, il Sindaco Biondi ha chiesto al Comitato Scuole Sicure di chiarire la loro identità e le loro richieste. In risposta, i membri del comitato hanno ribadito che sono gli stessi di otto anni fa, impegnati a chiedere scuole sicure e veri interventi di ricostruzione. È un messaggio chiaro: il comitato è composto da cittadini che hanno sempre posto la sicurezza degli edifici scolastici come priorità.

Biondi, attraverso il suo intervento, ha fatto capire di non aver completamente preso in considerazione le istanze presentate negli anni. I membri del comitato hanno chiesto un dialogo aperto, questi hanno ricordato vari incontri avuti anche con il Sindaco, evidenziando che molti dei temi sollevati sono rimasti irrisolti. La sensazione dominante è che, nonostante i progressi nella ricostruzione post-sisma, la questione della sicurezza scolastica non ha ricevuto l’attenzione necessaria.

Le richieste rimaste inascoltate

Da quando è nato nel 2017, il Comitato Scuole Sicure ha continuato a sollevare preoccupazioni sulla sicurezza degli edifici scolastici. Diverse interazioni pubbliche hanno avuto luogo nel corso degli anni, creando un canale di comunicazione costante con le autorità locali. Le richieste di garantire standard di sicurezza adeguati non sono cambiate eppure, si registrano difficoltà nel trovare un accordo tra maggioranza e opposizione.

Il Consiglio Comunale ha respinto proposte che miravano a garantire sicurezza nelle scuole, generando confusione su quale sia realmente l’intento politico riguardo questo tema. È emerso un evidente divario tra le promesse fatte e le azioni concrete intraprese. Nonostante le affermazioni di impegno da parte del Sindaco e degli altri esponenti politici, ci si trova di fronte a un paradosso: che tutte le parti politiche appoggino la sicurezza scolastica ma, in pratica, non riescano a mettersi d’accordo su come procedere.

La storia e la situazione attuale

L’assenza di azioni significative sulla sicurezza scolastica ha portato a un crescente senso di frustrazione e impotenza tra i membri del comitato. Otto anni dopo l’attivazione del comitato, ciò che rimane è una piattaforma di richieste inespresse, con il tempo che sembra scorrere senza che vengano fatte scelte decisive. Le parole scritte dal Sindaco in passato, come la necessità di garantire la sicurezza degli edifici scolastici, si contrappongono alla realtà attuale in cui azioni concrete sono state limitate.

Il 9 gennaio 2025, il Comune ha annunciato di voler esaminare lo stato degli edifici scolastici, tuttavia il comitato non ha trovato evidenze di queste indagini tramite delibere o affidi di incarichi. Senza un approfondimento reale della situazione, i timori di non vedere sviluppi continuano a crescere. Il rischio è che le promesse rimangano solo parole, in un ciclo di rinvii senza fine.

Un dialogo interrotto

Il Comitato ha tentato più volte di interagire con diverse autorità, tra cui il Presidente della Repubblica e il Ministro dell’Istruzione, evidenziando l’urgenza della questione. Nonostante i contatti avvenuti con vari enti, il comitato non ha mai ricevuto risposta adeguata da parte dell’amministrazione comunale proposta nel 2017. È stata chiesta più trasparenza e programmazione, requisiti considerati fondamentali per guadagnare la fiducia dei cittadini.

La mancanza di un tavolo di lavoro dedicato alla sicurezza scolastica non ha fatto che aumentare le critiche nei confronti della gestione del Comune. Molti cittadini apprezzerebbero un impegno serio e prolungato, anziché un continuo ripetersi di impegni generici senza un seguito pratico. Senza misure efficaci, il comitato teme che la questione resti sullo sfondo, con solo vaghe promesse a far da contorno.

Verso un dialogo costruttivo

La volontà del Comitato Scuole Sicure è chiara: parlare con chiunque sia disposto a considerare seriamente la questione della sicurezza scolastica, indipendentemente dalle differenze politiche. L’importante è che chi si impegna in questo dialogo condivida l’intento di mettere al primo posto la sicurezza degli studenti e del personale scolastico. Questo approccio è ritenuto fondamentale per sperare in una soluzione duratura e condivisa.

Un futuro migliore per gli studenti e per le scuole dell’Aquila richiede un’azione collettiva e coordinata, che unisca forze diverse verso un obiettivo comune, quello della protezione e del benessere abitativo e educativo. Le parole devono trasformarsi in azioni concrete.

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