Scuole e cittadini uniti nel freedom trail per ricordare la liberazione dal nazifascismo

Scuole e cittadini uniti nel freedom trail per ricordare la liberazione dal nazifascismo

La 23ª edizione del Freedom Trail coinvolge circa 300 persone tra Sulmona, Campo di Giove e Casoli, celebrando l’ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo con scuole e comunità unite nella memoria e solidarietà.
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La 23ª edizione del Freedom Trail ha coinvolto circa 300 persone in un cammino di memoria tra Sulmona e Casoli, commemorando la liberazione dal nazifascismo e promuovendo valori di resistenza, solidarietà e impegno civile. - Gaeta.it

La 23ª edizione del Freedom Trail riunisce circa 300 persone in un cammino di memoria lungo i luoghi della liberazione dal nazifascismo. L’evento, che si tiene quest’anno per l’ottantesimo anniversario, coinvolge non solo abitanti di Sulmona ma anche studenti provenienti da diverse città, creando un’occasione di riflessione collettiva sulla resistenza e i valori della solidarietà.

Significato del freedom trail e la sua apertura a sulmona

Il Freedom Trail celebra diverse forme di resistenza, con un’attenzione particolare a quella umanitaria che si esprime attraverso accoglienza e solidarietà. Maria Rosaria La Morgia, presidente dell’associazione Il Sentiero della Libertà, ha aperto la manifestazione insieme a Graziano Litigante, docente del Polo Ovidio, sottolineando il valore del cammino come strumento di memoria attiva. Questo percorso si snoda tra località legate alla lotta di liberazione, con l’obiettivo di mantenere vivi i ricordi di quegli anni difficili.

L’evento si è svolto a Sulmona, partendo dal palazzetto dello sport in via XXV aprile, a sottolineare il legame tra la città e la storia della resistenza locale. I partecipanti si sono messi in cammino verso Campo di Giove, nella provincia dell’Aquila, affrontando un tragitto carico di significato storico. Il Freedom Trail permette a migliaia di persone, grazie alle edizioni passate e a quella attuale, di riscoprire quella stagione attraverso un’esperienza fisica oltre che culturale.

Partecipazione diffusa di scuole e comunità

L’evento ha visto il coinvolgimento di numerosi studenti, non soltanto delle scuole di Sulmona, ma anche di città come Casoli, Castel di Sangro, Roma e Lanciano. La presenza degli alunni arricchisce la manifestazione, trasformandola in un’occasione educativa che spinge i giovani a confrontarsi con la storia direttamente sul campo. La partecipazione di molteplici istituti scolastici dimostra quanto il messaggio della resistenza e della solidarietà resti un tema centrale per la formazione civica.

Gli organizzatori hanno previsto momenti di approfondimento e condivisione durante il percorso, per facilitare il dialogo e la comprensione dei fatti storici. Questo approccio dialogico rende il Freedom Trail un’esperienza che va oltre il semplice cammino: diventa un’occasione di riflessione collettiva sul senso della libertà e sul rispetto verso chi ha sacrificato la propria vita per affermarla.

Il percorso storico dal palazzetto dello sport a casoli in festa

Il cammino si è sviluppato in più tappe, con la prima partenza da Sulmona e arrivo a Campo di Giove. Al termine della giornata i partecipanti hanno potuto visitare il sacrario della Brigata Maiella, luogo simbolo della lotta partigiana nella regione Abruzzo. La marcia è ripresa il giorno seguente, con destinazione Taranta Peligna, in provincia di Chieti, attraversando zone che furono teatro di scontri e resistenza attiva durante la guerra.

La terza e ultima tappa ha previsto il superamento della Linea Gustav, storica linea di difesa tedesca, e l’arrivo a Casoli previsto per domenica 27 aprile. Qui la cittadinanza prepara una festa di benvenuto per i marcianti, confermando il forte legame tra il territorio e i valori ricordati durante il percorso. L’evento ha dunque anche una valenza sociale, rafforzando la coesione tra i diversi paesi coinvolti e mantenendo viva la memoria attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini.

Oltre al ricordo storico, questo cammino richiama l’attenzione su temi sempre attuali come la solidarietà, l’accoglienza dell’altro e l’impegno civile, esprimendo così una forma di resistenza non violenta e improntata ai diritti umani.

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