Oliviero Rainaldi presenta “Seconda Madre”, una mostra che si svolge presso la galleria La Nuova Pesa di Roma, visitabile fino al 23 maggio. Si tratta di un’esposizione che consta di dodici opere su tela, tutte rigorosamente in bianco e nero, che si confrontano con il tema della maternità e delle origini. L’artista abruzzese, classe 1956, utilizza un linguaggio artistico che affonda le radici nella memoria collettiva e personale, trasformando il corpo in simbolo e l’atto pittorico in una forma di conoscenza e rivelazione.
La genesi del titolo e l’importanza dell’introspezione
Il titolo “Seconda Madre” è stato concepito dal critico Arnaldo Colasanti, che ha realizzato un’analisi psicanalitica dell’opera di Rainaldi. Ha avuto l’opportunità di confrontarsi con l’artista solo una volta, eppure è riuscito a cogliere negli elementi visivi delle opere una dimensione più profonda, che trascende le apparenze. Rainaldi stesso racconta che la sua prima opera, la più antica, rappresenta due feti e si concentra sull’idea del doppio. Tuttavia, “Seconda Madre” si spinge oltre, avventurandosi in territori più complessi e simbolici rispetto a “Prima Madre”, scavando in sintonia con un’esperienza più intima e antica.
Un viaggio visivo tra luce e mistero
La mostra si configura come un universo denso di significato, dove luce e mistero coesistono. Rainaldi è riuscito a creare un’atmosfera che invita alla riflessione. Le immagini, privi di parole, parlano direttamente all’osservatore, evocando sensazioni primordiali. Ogni dipinto suggerisce una dimensione altra, ancestrale e mitica, capace di ricondurre il pubblico a un legame profondo tra cielo e terra. Colasanti, parlando della mostra, afferma che l’approccio di Rainaldi permette di esplorare un senso di celebrazione e inquietudine, elementi spesso contrapposti ma simultaneamente presenti nelle sue opere. I lavori esprimono una tensione continua: tra il trattenere e il lasciar andare, tra il sogno e la realtà, tra la madre concreta e quella arcaica.
Il percorso artistico di Oliviero Rainaldi
Nato in Abruzzo, Rainaldi ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Emilio Vedova e ha proseguito la sua formazione nell’Accademia dell’Aquila con Fabio Mauri. La sua carriera artistica è caratterizzata da una forte attenzione alla figura umana, esplorata attraverso vari medium, inclusi disegno, grafica, pittura e scultura. Questo percorso formativo ha influenzato profondamente il suo approccio artistico, portandolo a una profonda riflessione sull’esistenza e sui temi universali come l’origine e la maternità.
“Seconda Madre” si configura così non solo come una mostra, ma come un’esperienza che invita alla riflessione e alla contemplazione. Le opere di Rainaldi non si limitano a essere semplici rappresentazioni, ma diventano strumenti di esplorazione della condizione umana e dei legami che ci uniscono, nei loro aspetti più misteriosi e complessi. La galleria La Nuova Pesa, sotto la direzione di Simona Marchini, è il palcoscenico ideale per questo dialogo tra arte e introspezione, un’opportunità da non perdere per chi desidera esplorare la ricchezza dell’esperienza umana attraverso la pittura.