Le luci di Venezia si accendono nuovamente per il Festival del Cinema, dando il via a una competizione che vede sedici pellicole in lizza per il prestigioso premio. La selezione di quest'anno promette un’ampia varietà di temi, spaziando dai thriller politici a storie intime di sport e drammi familiari. Il quintetto italiano è rappresentato dai film 'Campo di battaglia' di Gianni Amelio, 'Vermiglio' di Maura Delpero, 'Iddu' di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, 'Queer' di Luca Guadagnino e 'Diva futura' di Giulia Steigerwalt, ma non mancano le opere da Stati Uniti, Francia, Cina e Argentina, pronte a sfidare i loro competitori.
scoprendo il cinema mondiale: i film in competizione
'Trois amies' di Emmanuel Mouret
'Trois amies' narra le vite di tre donne: Joan, Alice e Rebecca, amiche fin dall'infanzia, ma profondamente diverse. Joan decide di lasciar andare una relazione che non la soddisfa più, Alice cerca di mantenere in piedi un rapporto stantio per il bene della stabilità, mentre Rebecca esplora l’amore come un’avventura emozionante e ha una relazione clandestina. Il film affronta tematiche legate all’amore, all’amicizia e alle scelte individuali, esplorando la complessità delle relazioni interpersonali.
'The Order' di Justin Kurzel
Il thriller politico 'The Order' si colloca nella turbulenta America del 1983, in un periodo segnato da crimine e violenza. La trama prende vita quando un agente di polizia, interpretato da Jude Law, scopre che i crimini violenti non sono opera di semplici banditi, ma il frutto di un’organizzazione terroristica di suprematisti bianchi. Questi individui hanno in mente una rivoluzione conservatrice, guidata da Robert Jay Mathews, un personaggio spietato interpretato da Nicholas Hoult. La narrazione intensa affronta questioni di giustizia e morale in un contesto di crescente tensione sociale.
'Jouer avec le feu' di Delphine e Muriel Coulin
In 'Jouer avec le feu', Vincent Lindon interpreta un ferroviere sulla cinquantina che scopre, con angoscia, che il suo figlio maggiore è coinvolto in gruppi di estrema destra. Questo dramma familiare affronta il conflitto tra valori e ideali, costringendo il protagonista a confrontarsi con le scelte del figlio, che contraddicono la sua educazione e le sue convinzioni. La direzione delle sorelle Coulin porta lo spettatore a riflettere sulle implicazioni sociali e politiche di tali scontri.
'Joker: Folie à deux' di Todd Phillips
Il sequel attesissimo di 'Joker', 'Folie à deux', riporta Joaquin Phoenix nei panni di Arthur Fleck, rinchiuso in un manicomio criminale in attesa di giudizio. Nel nuovo capitolo, Arthur incontra Lady Gaga, che interpreta un personaggio che promette di introdurre nuove dinamiche e conflitti nel suo già turbolento viaggio. Grazie al successo del primo film, questo sequel è carico di aspettative, sia per gli appassionati di cinema che per i critici.
storie atmosferiche e tensioni dolorose
'Kill the Jockey' di Luis Ortega
Nel film argentino 'Kill the Jockey', seguiamo la storia di una coppia di atleti, Remo e Abril. Remo, un cavallo di razza in erba, è sul punto di rovinare il proprio talento a causa di comportamenti autodistruttivi. Nel frattempo, Abril, una promessa del mondo equestre, si trova in una situazione critica, in quanto scopre di essere in attesa di un bambino e deve decidere se proseguire la carriera o affrontare la maternità. La pellicola mette in luce i dilemmi etici e le pressioni del mondo dello sport.
'I'm Still Here' di Walter Salles
Dopo un’assenza di dodici anni, il regista brasiliano Walter Salles torna al Lido con 'I'm Still Here'. La storia ruota attorno a Fernanda Torres, che interpreta una donna in ricerca della verità sul marito scomparso durante la dittatura militare in Brasile. Questo racconto si ispira alla vicenda reale dell'ex deputato socialista Marcelo Rubens Paiva, evidenziando gli effetti duraturi della violazione dei diritti umani e il desiderio di giustizia che permea la società.
'Youth - Homecoming' di Wang Bing
Concludendo la sua trilogia, Wang Bing presenta 'Youth - Homecoming', dove il regista esplora il ritorno a casa di un gruppo di ragazzi dopo il fallimento della fabbrica di Zhili, in Cina, dove erano stati impiegati. Nella prima parte della trilogia, si era raccontata la loro vita da giovani lavoratori tessili che lasciavano i villaggi per cercare lavoro in città. Il terzo capitolo riflette su come le circostanze economiche e sociali hanno effetti devastanti sulle vite degli individui.
'Harvest' di Athina Rachel Tsangari
La pellicola 'Harvest' di Athina Rachel Tsangari si ambienta alla fine del Cinquecento, all’alba della rivoluzione agricola nel Regno Unito. La storia analizza l’epoca in cui i complessi agrari passarono da una gestione collettiva a un controllo privato dei terreni da parte dei proprietari. Mettendo in evidenza le dinamiche socio-economiche, il film offre uno sguardo critico su come queste trasformazioni abbiano inciso sulla vita della gente comune e sull’agricoltura.
storie di coraggio e riflessione
'April' di Déa Kulumbegashvili
La regista georgiana Déa Kulumbegashvili racconta la storia di un'ostetrica che, spinta da motivazioni umanitarie e ideali, si offre di praticare aborti clandestini in un contesto in cui l'aborto è tuttora illegale. Questa pellicola affronta il tema del corpo femminile e delle libertà individuali, presentando le difficoltà e le conseguenze legali di tali scelte in un ambiente oppressivo.
'Babygirl' di Halina Reijn
'Babygirl' è un thriller erotico che mette in scena la vita di Romy, interpretata da Nicole Kidman, una manager delusa e insoddisfatta che cerca conforto in un rapporto sadomaso con un giovane stagista. La complessità delle relazioni moderne e le sfide legate al potere e alla vulnerabilità vengono esplorate attraverso un racconto audace e provocatorio.
'The Room Next Door' di Pedro Almodovar
Pedro Almodovar presenta 'The Room Next Door', dove Tilda Swinton interpreta Martha, una madre imperfetta costretta a confrontarsi con la propria figlia rancorosa. Insieme a Ingrid, madre e amica concorrente, esplorano il tema della guerra e della sua crudeltà. I conflitti tra i due personaggi si intrecciano con una triste riflessione sulle scelte fatte in passato e il loro impatto sul presente.
sguardi su culture diverse e narrazioni universali
'Stranger Eyes' di Yeo Siew Hua
Da Singapore arriva 'Stranger Eyes', una pellicola che sfida le convenzioni cinematografiche attraverso un’analisi metalinguistica. Un’opera stratificata che racconta un Paese sorvegliato e controllato, ma anche una riflessione profonda sulla famiglia e sull’intimità nel contesto moderno dominato dalla tecnologia.
'Maria' di Pablo Larraín
Infine, 'Maria' di Pablo Larraín racconta gli ultimi giorni di vita di Maria Callas, interpretata da Angelina Jolie. Il film dipinge un ritratto toccante della diva, evidenziando le sue fragilità e ambizioni. Gli altri personaggi che ruotano attorno alla vita di Callas, interpretati da Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher, contribuiscono a creare un affresco della vita di un'icona in un momento di grande vulnerabilità.
'Love' di Dag Johan Haugerud e 'The Brutalist' di Brady Corbet
Infine, 'Love' racconta le complessità delle relazioni moderne attraverso la storia di due lavoratori sanitari. In parallelo, 'The Brutalist' narra la vita di un architetto ebreo ungherese sopravvissuto all'Olocausto, che costruisce un impero architettonico negli Stati Uniti. Entrambi i film esplorano la complessità dell’animo umano di fronte a situazioni difficili, offrendo interpretazioni uniche delle dinamiche contemporanee.
L'81ª edizione del Festival di Venezia si preannuncia ricca di storie significative, ognuna con la propria voce e prospettiva, pronta a catturare l'attenzione del pubblico e della critica.
