La giornata sui mercati asiatici si è aperta con un andamento in ripresa, spinta dalle rassicurazioni di donald trump sul presidente della Fed Jerome powell e da segnali di riduzione delle tensioni commerciali con la cina. Questi sviluppi hanno influenzato anche i prezzi del petrolio e la performance del dollaro, consolidando la fiducia degli investitori sul futuro dell’economia globale.
andamento dei listini asiatici dopo le dichiarazioni di donald trump
Le piazze finanziarie asiatiche hanno registrato un rialzo deciso grazie a segnali di distensione provenienti dagli Stati Uniti. Tokyo ha chiuso con un incremento dell’1,85%, mentre Hong Kong ha segnato un +2,3%. I mercati cinesi mostrano movimenti più contenuti: Shanghai ha guadagnato lo 0,11%, appena sopra la parità , e Shenzhen ha messo a segno un +0,97%. Taiwan ha invece ottenuto il balzo più significativo con un +4,5%, sostenuto dall’andamento del mercato dei semiconduttori.
ruolo di trump nelle dichiarazioni e reazioni di mercato
La fiducia è stata favorita dall’intervento diretto di donald trump, che ha dichiarato di non voler sostituire Jerome powell alla guida della Federal Reserve, cosa che ha evitato nuove incertezze legate alla politica monetaria statunitense. Inoltre, ha preannunciato una riduzione sostanziale dei dazi imposti alla cina, attenuando così le pressioni sulla guerra commerciale tra le due potenze.
influenza delle parole di trump su tassi di interesse e relazioni commerciali
Le aspettative su possibili tagli dei tassi di interesse da parte della Fed sono diventate più concrete dopo le dichiarazioni di trump su powell. Il presidente Usa ha spinto sul fatto che il capo della banca centrale non sarà licenziato, confermando una linea di continuità che rassicura i mercati sulla gestione della politica monetaria. Queste dinamiche hanno contribuito a smorzare le tensioni sui mercati finanziari.
Parallelamente, trump ha aperto alla possibilità di una diminuzione significativa dei dazi attualmente applicati alla cina. Questa mossa potrebbe ridurre i rischi legati alla guerra commerciale, favorendo un clima più stabile per gli scambi internazionali e gli investimenti. Gli investitori hanno reagito positivamente all’ipotesi di una tregua, spingendo al rialzo i listini asiatici e rafforzando il dollaro rispetto a valute come lo yen.
effetti sul petrolio e sul dollaro dopo le dichiarazioni di trump
Il petrolio ha mostrato segni di ripresa con un rialzo sostenuto, sostenuto da una domanda potenziale superiore in caso di miglioramento dei rapporti commerciali globali. Il dollaro ha guadagnato terreno rispetto a valute come lo yen, sottolineando l’effetto positivo delle dichiarazioni di trump sul sentimento degli operatori. Questi movimenti riflettono un aumento del rischio percepito e una maggiore propensione agli asset in valuta americana.
In particolare, la forza del dollaro contro lo yen ha pesato sulle borse giapponesi, che però sono riuscite comunque a registrare un rialzo consistente, grazie all’ottimismo generale che ha permeato i mercati asiatici nel corso della giornata.
il settore semiconduttori guida il recupero di taiwan
Taiwan ha evidenziato il rialzo più marcato sui mercati asiatici, con un +4,5% trainato dal gruppo Tsmc, leader mondiale nella produzione di semiconduttori, salito del 7%. Il settore dei semiconduttori è sotto osservazione per il suo ruolo chiave nella catena globale dell’elettronica e per la sua sensibilità a tensioni commerciali e politiche.
I dati della giornata testimoniano come il recupero dei titoli tecnologici possa influenzare in modo significativo l’andamento dei listini locali. Tsmc, quotata a taipei, ha beneficiato del clima di fiducia derivante dalle rassicurazioni sulla politica commerciale e monetaria, spingendo anche le altre società del comparto a registrare performance positive.
Gli investitori guardano con attenzione alle prossime mosse diplomatiche e alle decisioni sui tassi, consapevoli dell’impatto che potrebbero avere sui mercati globali e sugli scambi commerciali.