Il settore della ristorazione a Roma si trova ad affrontare sfide significative, nonostante un incremento del turismo nella Capitale. Secondo i dati forniti da Federalberghi, gli arrivi sono aumentati del 5% e il numero di presenze del 4%. Tuttavia, l’Osservatorio della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio rivela una situazione allarmante per il mese di agosto, con cali preoccupanti nei ricavi della ristorazione, in particolare nelle aree più centrali e in provincia di Roma. Un contesto che rischia di minare la ripresa economica del settore.
Andamento del turismo e impatti sulla ristorazione
Il boom del turismo romano
Negli ultimi mesi, Roma ha registrato un aumento significativo nel numero di turisti. Federalberghi ha confermato che gli arrivi nella Capitale sono cresciuti del 5% rispetto all’anno precedente. Questo dato suggerisce che le attrazioni turistiche e il patrimonio culturale della città continuano ad attrarre visitatori da tutto il mondo. Anche le presenze nei luoghi di soggiorno hanno visto un aumento del 4%, evidenziando una domanda robusta per l’ospitalità .
La crisi del settore ristorativo
Nonostante questi segnali incoraggianti per il turismo, la ristorazione romana sta soffrendo un grave contraccolpo. Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, ha dichiarato che sono stati registrati un -14% di incassi nel settore. Le cause principali identificabili sono il caldo torrido di queste settimane e la chiusura temporanea di numerosi ristoranti e bar, il che ha ridotto l’offerta di ristorazione disponibile nella Capitale del 50%.
Questa situazione ha avuto effetti diretti sul numero di prenotazioni per il giorno di Ferragosto, tradizionalmente un momento cruciale per il settore. Molti esercizi hanno visto calare la clientela, creando un impatto significativo sui ricavi. Nel centro storico, dove la concorrenza è forte, i ristoratori faticano a mantenere gli standard di servizio e di offerta adeguati ai visitatori.
Differenze tra centro e periferia
La situazione nella zona centrale
Nel centro di Roma, le difficoltà economiche si fanno più evidenti. I ristoranti, che storicamente attraggono turisti, hanno riscontrato una diminuzione della clientela, aggravata dalla chiusura di alcuni locali, che ha ulteriormente limitato l’offerta. Secondo i dati forniti dalla Fiepet-Confesercenti, l’aria di incertezza e le temperature elevate hanno portato a un abbassamento delle spese della clientela e a una diminuzione delle prenotazioni durante i periodi di picco.
Ristorazione in periferia: un’ottica diversa
Anche se le notizie dal centro sono preoccupanti, la situazione è meno critica in periferia. Qui, i ristoranti di prossimità , in particolare le pizzerie, sembrano aver trovato una robusta base di clientela. L’Osservatorio segnala una flessione meno incisiva, con solo un -6% di incassi. Questo dimostra un cambiamento nelle abitudini di consumo, con i cittadini che, preferendo stare vicino a casa, mantengono vive le attività ristorative nel loro quartiere.
Fattori di resilienza e adattamento
Le attività ristorative in periferia, avendo una clientela fidelizzata, hanno saputo adattarsi meglio alle problematiche contingenti. Molti ristoratori hanno implementato strategie per attirare clienti, come menù più informali, eventi speciali e un rafforzamento della presenza online. Questi cambiamenti possono aver contribuito a mantenere viva l’attività economica in queste zone, mostrando un certo grado di resilienza anche in un contesto di crisi più generale.
L’analisi della situazione attuale mette in luce contrasti significativi tra diverse aree della Capitale, suggerendo che la pianificazione futura per il settore ristorativo dovrà necessariamente tener conto di tali disuguaglianze e delle tendenze nel comportamento della clientela.
Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2024 da Fabio Belmonte