Un episodio che ha scosso il clima sportivo locale si è verificato il 5 ottobre 2023 durante la partita di Coppa Italia di Serie C tra Picerno e Taranto. Sei tifosi del Taranto, implicati in una rissa violenta, hanno ricevuto un provvedimento di Daspo, che li allontana dalle manifestazioni sportive per un periodo compreso tra uno e dieci anni. Questa misura è stata attuata dopo un’attenta indagine da parte dei Carabinieri, che hanno utilizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza per identificare i responsabili.
Il fatto e l’ordine pubblico
Dall’entusiasmo alla violenza
Quell’incontro di Coppa Italia si preannunciava come una manifestazione sportiva caratterizzata da un’atmosfera di festa e competizione, ma è rapidamente degenerata. I sei tifosi, identificabili per il loro abbigliamento e il comportamento manifesto, sono stati coinvolti in un’accesa discussione che ha rapidamente preso una piega violenta, sfociando in una rissa. Le immagini catturate dalle telecamere di sicurezza hanno mostrato che la situazione è diventata critica, con i tifosi che si sono affrontati con calci e pugni, coinvolgendo anche l’asta di una bandiera come oggetto di aggressione.
L’intervento delle forze dell’ordine
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine è stato fondamentale per contenere la situazione e ristabilire l’ordine. I Carabinieri, che si trovavano in servizio nei pressi dello stadio, hanno immediatamente preso provvedimenti per arrestare i partecipanti alla rissa. Dopo un’indagine dettagliata, hanno fornito un’identità precisa dei sei tifosi coinvolti nel conflitto. A seguito di una valutazione da parte del questore di Potenza, è stato preso un provvedimento significativo: il Daspo.
La misura del Daspo
Che cos’è il Daspo
Il Daspo, abbreviazione di “Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive”, è una misura di prevenzione adottata in Italia contro comportamenti violenti e di disordine in ambito sportivo. Questo provvedimento viene emesso nei confronti di chi risulti responsabile di atti di violenza e ha la durata variabile, in base alla gravità dell’evento e alla pericolosità del soggetto coinvolto. È una risposta legislativa volta a garantire la sicurezza delle manifestazioni, proteggendo sia i tifosi che gli sportivi.
L’assegnazione dei divieti
Nel caso specifico del Taranto, i sei tifosi hanno ricevuto Daspo con durate differenti: uno, due, tre, cinque, otto e dieci anni. Questa misura graduata demostra la gravità dei loro comportamenti e il pericolo che rappresentavano per la sicurezza e l’ordine pubblico. La decisione del questore di Potenza ha l’obiettivo non solo di punire i responsabili, ma anche di dissuadere futuri episodi di violenza nel contesto sportivo, evidenziando l’importanza di mantenere un ambiente sicuro durante eventi sportivi.
Effetti e reazioni
Reazioni nel mondo del calcio
L’episodio ha suscitato un ampio dibattito tra i sostenitori del Taranto e gli appassionati di calcio in generale. Mentre alcuni esprimono preoccupazione per il crescente clima di violenza negli stadi, altri evidenziano l’importanza di adottare misure drastiche per garantire comportamenti responsabili da parte dei tifosi. La società calcistica di Taranto, insieme ad altre organizzazioni e enti sportivi, sta affrontando il tema dell’educazione alla sportività e del rispetto delle regole.
L’importanza della sicurezza
Assicurare la sicurezza durante le manifestazioni sportive è diventato un compito cruciale per le autorità. Le misure come il Daspo sono parte di una strategia più ampia per combattere la violenza nel calcio, che coinvolge anche campagne di sensibilizzazione e pratiche di gestione degli eventi. La comunità locale spera che episodi come quello del 5 ottobre possano servire da monito per garantire che il calcio rimanga un momento di gioia e aggregazione, piuttosto che un palcoscenico per la violenza.