Sei uomini denunciati per furti ad Albano Laziale e Ardea: operazione dei Carabinieri

Sei uomini denunciati per furti ad Albano Laziale e Ardea: operazione dei Carabinieri

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Sei uomini denunciati per furti ad Albano Laziale e Ardea: operazione dei Carabinieri - Gaeta.it

Un’operazione di polizia ha portato alla denuncia di sei uomini per ricettazione, dopo una serie di furti avvenuti in abitazioni della zona di Albano Laziale e Ardea. La dinamica dei fatti e le indagini condotte dai Carabinieri hanno rivelato dettagli significativi sull’attività criminosa e il recupero della merce rubata.

La sequenza dei furti

I furti nelle abitazioni

Nei giorni scorsi, tre furti si sono verificati all’interno di abitazioni situate ad Albano Laziale e in altre due case nel comune di Ardea. Le segnalazioni da parte delle vittime hanno scatenato un’immediata risposta da parte delle forze dell’ordine, che hanno attivato un’indagine per identificare i responsabili di tali reati. Le prime informazioni emerse indicavano un approccio metodico e mirato da parte dei ladri, il che ha attirato l’attenzione dei Carabinieri della Stazione di Cecchina.

L’indagine avviata

Le indagini hanno preso avvio grazie all’analisi di un complesso sistema di telecamere di sorveglianza dislocato nelle aree circostanti i furti. Gli investigatori sono stati in grado di estrapolare immagini utili per risalire all’identità e al mezzo utilizzato dai ladri. In particolare, un’auto di marca Lancia Y, noleggiata dai presunti autori, ha rappresentato un elemento cruciale nelle operazioni di ricerca. La diffusione della descrizione del veicolo su tutto il territorio di Roma e provincia ha consentito di localizzarlo in via Eugenio Donadoni.

L’operazione a Roma

Scoperta di una base per i furti

Una volta localizzato il veicolo, i Carabinieri hanno proceduto a un’operazione che ha portato alla scoperta di un appartamento considerato una sorta di magazzino per la refurtiva. All’interno, i militari hanno trovato non solo gli oggetti rubati, ma anche sei uomini, i quali sono stati denunciati per ricettazione. Lì, aree dedicate allo stoccaggio di merce provento di reato hanno rivelato l’estensione e l’organizzazione della rete criminosa.

Il recupero della refurtiva

Nel corso della perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto una notevole quantità di oggetti rubati, fra cui una pistola ad aria compressa, priva di tappo rosso, creando preoccupazione per la sicurezza pubblica. Inoltre, la refurtiva includeva una somma di contante pari a 6.297 euro, 51 orologi di diverse marche, 16 borse di griffe celebri e una serie di capi di abbigliamento di brand rinomati, alcuni dei quali ancora con le etichette originali.

Risultati e conseguenze

I sequestri effettuati

L’intervento ha portato al sequestro dell’auto noleggiata, di attrezzi da scasso e della pistola rinvenuta nell’appartamento. Si è proceduto anche al sequestro della merce, per la quale è stato avviato un inventario dettagliato. Le forze dell’ordine stanno attualmente lavorando per identificare i legittimi proprietari degli oggetti rubati, al fine di restituire quanto sottratto.

Implicazioni della rete criminosa

Questa operazione dei Carabinieri rappresenta un’azione significativa contro la criminalità nell’area, evidenziando come un lavoro coordinato tra le diverse unità locali possa portare a risultati concreti. La denuncia dei sei uomini, cinque sudamericani e uno cubano, mette in luce la varietà delle origini dei membri della rete criminosa. L’indagine è tuttora in corso per comprendere la portata e la struttura dell’organizzazione, mentre si sta lavorando per prevenire altri furti in futuro.

Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2024 da Laura Rossi

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