Nel dibattimento svoltosi ieri presso il Tribunale di Latina, il giudice Elena Nadile ha emesso una sentenza riguardante Umberto Klinger, titolare dell’azienda Sicamb, che ha destato interesse e dibattito.
L’accusa di truffa aggravata e la sentenza emessa
L’accusa ipotizzata nei confronti di Umberto Klinger era quella di truffa aggravata ai danni dei dipendenti dell’azienda Sicamb, parte dei quali si sono costituiti parte civile nel processo. Gli avvocati Alfonso Donnarumma e Giuseppe Marchetti hanno rappresentato rispettivamente la maggior parte dei lavoratori coinvolti.
La condanna e le conseguenze per il titolare
La sentenza emessa ha condannato Umberto Klinger ad un anno di pena, con la sospensione della stessa. Tuttavia, è importante notare che il giudice ha concesso le attenuanti generiche al condannato. Inoltre, è stata stabilità la liquidazione del risarcimento ai lavoratori in una sede apposita, come indicato dalla decisione del Tribunale.
Le accuse e le indagini sulla gestione dell’azienda
Durante l’udienza, la pubblica accusa ha richiesto una condanna di 3 anni per Klinger, basandosi sulle ipotesi formulate dalla Procura guidata dal pm Giuseppe Miliano. Si è ipotizzato che l’azienda abbia alterato le buste paga dei dipendenti riguardo ai versamenti al Fondo Pensione, provocando un danno economico significativo. Le indagini sono scaturite da segnalazioni interne e risalgono al 2018.
Le controverse operazioni finanziarie e il danno calcolato
I dipendenti hanno denunciato che la quota del Tfr non è stata versata correttamente dal 2008 al 2018, rimanendo trattenuta illegittimamente. Si è calcolato un danno complessivo di oltre 900mila euro, che ha innescato un procedimento giudiziario e la preparazione di eventuali ricorsi in Appello da parte della difesa, una volta depositate le motivazioni della sentenza.
Ultimo aggiornamento il 11 Luglio 2024 da Laura Rossi