La celebre pasticceria Cavalletti, nota per il suo Millefoglie apprezzato persino dalla Regina Elisabetta, ha ottenuto una sentenza favorevole davanti al Tar del Lazio rispetto alla controversia legale con il Comune di Roma. La disputa ha avuto origine quando il Comune aveva richiesto la sospensione immediata delle operazioni di cucina calda presso il punto vendita di Parioli. Vediamo nel dettaglio come si è evoluta la vicenda e quali sono le implicazioni.
Cavalletti e la sfida legale
La questione ha riguardato il punto vendita di via dei Parioli 45B ed è iniziata con un controllo della polizia locale nel 2022, che ha evidenziato la mancanza di documentazione relativa al sistema di espulsione dei fumi con carboni attivi. Il Comune ha sollevato una distinzione tra il Centro storico e le altre zone della città riguardo all'utilizzo dei carboni attivi, sottolineando l'importanza del parere delle autorità competenti nella decisione sull'installazione di canne fumarie. Al di fuori del Centro storico, l'assenza di canne fumarie a causa di varie problematiche potrebbe portare alla chiusura dell'attività.
Rigore sulle regole dei carboni attivi
La questione si è complicata ulteriormente a livello procedurale, con il Municipio II che insisteva sulla mancanza di documenti specifici, nonostante quelli richiesti dal Regolamento fossero stati regolarmente presentati. Dall'altra parte, nel provvedimento di sospensione, l'amministrazione ha sottolineato la mancanza di una canna fumaria nonostante l'indicazione di utilizzo di un'apparecchiatura per il controllo delle emissioni nella documentazione presentata.
La decisione del Tar del Lazio
Dopo un'udienza il 16 luglio, il Tar ha emesso una nuova sentenza favorevole alla Pasticceria Cavalletti. I giudici hanno accolto i ricorsi aggiuntivi basandosi sull'orientamento stabilito dal Consiglio di Stato, il quale afferma che gli impianti a carboni attivi, meno inquinanti delle canne fumarie, possono essere utilizzati al di fuori del Centro storico. Questa interpretazione permette agli esercizi commerciali come la pasticceria Cavalletti di continuare a operare utilizzando tale tecnologia, aprendo uno scenario positivo per il settore. La sentenza rappresenta un importante precedente giuridico che potrebbe influenzare le future decisioni riguardanti l'utilizzo dei carboni attivi nella ristorazione romana.
