Sentenza storica per l'omicidio del Sovrintendente Attianese: trent'anni di carcere per Allard

Sentenza storica per l’omicidio del Sovrintendente Attianese: trent’anni di carcere per Allard

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Sentenza storica per l'omicidio del Sovrintendente Attianese: trent'anni di carcere per Allard - Gaeta.it

La recente pronuncia della giustizia ha portato un onorevole risarcimento a una famiglia che ha vissuto un dramma lungo quasi quattro decenni. Carla Attianese, figlia del Sovrintendente Capo Domenico Attianese, ha espresso la sua commozione dopo la condanna di Salvatore Allard a trent’anni di carcere. Questo evento segna un passo significativo nella lotta contro la criminalità e offre un messaggio di speranza a chi cerca giustizia.

L’omicidio di Domenico Attianese: un episodio che ha segnato Napoli

Il 4 dicembre 1986, il quartiere di Pianura a Napoli è stato teatro di un evento tragico e sconvolgente. Domenico Attianese, un rispettato Sovrintendente Capo della Polizia, fu assassinato mentre cercava di fermare una rapina presso la gioielleria Romanelli. La sua morte ha lasciato un’impronta indelebile nella vita dei suoi cari, in particolare della moglie Angela Chirico e delle figlie Carla e Carmen.

Da quel giorno, la famiglia Attianese ha affrontato un lungo cammino di dolore e disillusione. La lotta per giustizia è stata caratterizzata da un impegno costante e dalla speranza incrollabile di vedere puniti i responsabili di quel vile omicidio. Nonostante il passare degli anni e le difficoltà intrinseche nel sistema giudiziario, la famiglia ha mantenuto vivo il ricordo di Domenico, un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio delle istituzioni e della comunità.

La condanna di Salvatore Allard: un passo verso la giustizia

Dopo trentasei anni di attesa, la giustizia ha finalmente preso il suo corso. Carla Attianese, con grande emozione, ha commentato la sentenza che ha visto Salvatore Allard condannato a trent’anni di carcere. “Giustizia è fatta,” ha affermato, evidenziando il significato profondo di questo momento non solo per la sua famiglia, ma per la collettività. Ha espresso la sua gratitudine verso gli organi inquirenti, il dottor Luigi Vissicchio e i pubblici ministeri Maurizio De Marco e Pierpaolo Filippelli, sottolineando la determinazione con cui hanno lavorato per portare alla luce la verità.

La condanna di Allard rappresenta un segnale forte e chiaro: la criminalità non deve avere la meglio. Carla ha sottolineato come la loro storia sia un esempio di resilienza e fiducia, invitando tutti coloro che cercano giustizia a non perdere mai la speranza. “La nostra vicenda dimostra che la fiducia va tenuta viva,” ha affermato, offrendo un messaggio di incoraggiamento a chi si trova ad affrontare situazioni simili.

Riconoscimenti e supporto istituzionale

Nonostante l’importanza della condanna, Carla Attianese ha evidenziato il suo rammarico per la decisione del giudice di non permettere la costituzione di parte civile alla Fondazione Polis e al Comune di Napoli. “Avere al nostro fianco come parti civili le istituzioni del territorio avrebbe significato, soprattutto per la memoria di mio padre, un importante riconoscimento del suo impegno per la sua città e per la società,” ha dichiarato, mettendo in luce l’importanza del supporto istituzionale in simili casi di giustizia.

Tuttavia, la famiglia Attianese non ha mancato di esprimere la propria gratitudine per la solidarietà ricevuta dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania, che attraverso la Fondazione Polis hanno dimostrato vicinanza alla loro storia. “Resta la gratitudine per la vicinanza dimostrata alla mia famiglia e alla storia di papà,” ha concluso Carla, lasciando intendere che, nonostante le ingiustizie, c’è ancora spazio per la speranza e per la collaborazione tra istituzioni e cittadini nella lotta contro la criminalità.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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