Senzatetto e degrado al mercato Trionfale: l'abbandono dell'area giochi a Prati

Senzatetto e degrado al mercato Trionfale: l’abbandono dell’area giochi a Prati

L’area giochi del mercato Trionfale a Prati, un tempo progettata per i bambini, è ora abbandonata e occupata da senzatetto, suscitando preoccupazioni tra residenti e associazioni locali.
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Senzatetto e degrado al mercato Trionfale: l'abbandono dell'area giochi a Prati - Gaeta.it

Nel cuore di Prati, il secondo piano del mercato Trionfale di via Andrea Doria, originariamente concepito come area giochi per bambini, è diventato un rifugio per senzatetto. Questo luogo, che avrebbe dovuto portare vitalità e sorrisi nel quartiere, versa ora in un profondo stato di abbandono e degrado. Raffigurato da materassi e oggetti personali sparsi, l’area è segnata da atti vandalici e rifiuti, suscitando le preoccupazioni di residenti e associazioni locali.

La metamorfosi dell’area giochi

In un passato non lontano, il secondo piano del mercato Trionfale era osservato con entusiasmo dai residenti. Un dettagliato progetto voleva trasformarlo in un parco giochi, arricchito da un castello colorato, scivoli e attrezzature ludiche. Tuttavia, la realtà ha preso una piega ben diversa. Con il passare degli anni, l’area è diventata il domicilio di senzatetto che vi hanno portato materassi, coperte e effetti personali, rendendola inaccessibile per i bambini che avrebbero dovuto giocarci.

Il deterioramento dell’area è drammaticamente evidente. Sistema di sicurezza deficiente, attrezzature danneggiate e sporcizia ovunque hanno trasformato quello che doveva essere un ambiente sicuro e stimolante per i bambini in un luogo trascurato. L’associazione “Trionfalmente 17”, attraverso la voce della sua presidente Paola De Vecchis, ha evidenziato come inizialmente fosse previsto di convertire quest’area in un nido d’infanzia, sogno che non ha mai preso forma.

La comunità ha supportato la creazione di spazi ludici, ma oggi, i pochi resti di quell’ambizione sono avvolti da rifiuti, vandalismi e indugi burocratici. L’area è caratterizzata da significative scritte sui muri, cancelli divelti e un fitto strato di immondizia, includendo anche letti matrimoniali gettati e frammenti di esperienze trascurate.

Le difficoltà burocratiche e l’abbandono

La situazione attuale è frutto di una lunga serie di problematiche burocratiche. Situato in una parte del mercato che non è accatastata, il secondo piano è un’area pubblica che, però, fa parte della proprietà della Nuova Andrea Doria. L’assenza di un chiaro titolo di proprietà ha complicato l’intervento da parte dell’assessorato capitolino e perciò la riqualificazione è rimasta su un piano di attesa.

De Vecchis descrive il problema: “L’assessorato al Patrimonio avrebbe dovuto prendere in carico l’area e avviare i lavori di riqualificazione, ma a oggi nulla è cambiato.” La promessa di intervento formulata dal sindaco Roberto Gualtieri un paio di anni fa è rimasta sul tavolo, ignorata dalle istituzioni cabinate ad affrontare l’emergenza. Le operazioni di manutenzione, inizialmente avviate nel 2009, riguardavano solo il piano inferiore del mercato e solo per un periodo.

Il Diavolo della burocrazia ha creato un buco temporale nel quale l’area è stata lasciata a se stessa, diventando spesso terreno fertile per atti di inciviltà. Da spazio comunitario a rifugio per senza fissa dimora, il secondo piano ha perso completamente la sua funzione originaria.

Attività dei consiglieri locali e prospettive future

La questione è seguita attentamente da due consiglieri del Municipio I, Francesca Calamusa e Alessandro Monciotti, i quali hanno avviato comunicazioni con i dipartimenti competenti per comprendere le possibilità di recupero dell’area. Calamusa, in particolare, sottolinea l’importanza che l’area venga accatastata e riqualificata, affinchè possa tornare a essere uno spazio sicuro per i bambini.

La presidente De Vecchis ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla sicurezza dell’area: “I parapetti non sono a norma e l’affaccio è pericoloso per i bambini.” Senza una riqualificazione, i residenti non solo si privano di un importante punto di ritrovo, ma si espongono anche a rischi quotidiani.

L’auspicio di tutti è che le promesse diventino realtà e che l’area giochi, un tempo simbolo di gioia e convivialità, possa tornare a essere un luogo di svago per i più piccoli. L’intervento risulta non solo necessario, ma urgente, considerando la carenza di spazi ricreativi per i bambini nella zona.

Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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