Un’importante operazione della Guardia di Finanza ha portato alla scoperta e al sequestro di un’area di oltre 1.000 metri quadri utilizzata come discarica abusiva di rifiuti nella località Trafinello, situata alla periferia sud di Crotone. Questo intervento si inserisce in un progetto più ampio di controllo del territorio, attuato su disposizione della Procura guidata da Domenico Guarascio. Le attività mirano a combattere reati ambientali ed è il risultato di settimane di monitoraggio e indagine.
Dettagli del sequestro e dei rifiuti rinvenuti
L’area sequestrata era di notevoli dimensioni e ha rivelato un’enorme quantità di rifiuti. Grazie all’uso di un drone, i militari hanno documentato la presenza di circa 300 tonnellate di scarti edili, 20 quintali di materiali ferrosi, pneumatici abbandonati, la carcassa di un natante e diversi elettrodomestici dismessi. La varietà e la quantità dei rifiuti rinvenuti testimoniano un’operazione di smaltimento illecita protratta nel tempo, in cui diversi materiali sono stati abbandonati da autori ignoti.
Le Fiamme Gialle, attraverso un sopralluogo accurato, hanno potuto accertare l’effettiva gravità della situazione. Non solo sono stati identificati i rifiuti, ma è stata anche riscontrata, mediante l’analisi di immagini satellitari, che il sito era in uso come discarica abusiva sin dal 2021. Il proprietario del terreno è stato denunciato per aver consentito l’accumulo di tali rifiuti sul proprio suolo, aggravando ulteriormente la situazione ambientale.
Assenza di autorizzazioni e norme violate
L’assenza di nessuna autorizzazione per la gestione e il trattamento dei rifiuti in quest’area ha costituito un elemento cruciale nell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza. Le verifiche documentali effettuate attraverso le banche dati del Corpo hanno confermato che nessuna autorizzazione era rilasciata per l’attività di gestione dei rifiuti. Questo è un aspetto particolarmente rilevante, poiché sottolinea la violazione delle normative ambientali, costringendo le autorità competenti a prendere misure immediate.
La scoperta della discarica abusiva ha sollevato preoccupazioni non solo per la presenza di rifiuti di vario tipo, ma anche per i potenziali danni ecologici che potrebbero derivare dalla contaminazione del suolo e delle falde acquifere. La situazione mette in evidenza un problema più ampio, legato all’abbandono e alla gestione dei rifiuti, che richiede un’azione incisiva da parte delle istituzioni.
Interventi futuri e monitoraggio ambientale
Nei prossimi giorni è previsto l’intervento del personale dell’ARPACAL, l’Agenzia calabrese per la protezione dell’ambiente. Questo intervento avrà l’obiettivo di determinare il livello di danno ambientale subito dall’area sequestrata. Saranno effettuate analisi per valutare la rischiosità dei rifiuti e l’impatto che questi hanno avuto sull’ambiente circostante.
La presenza di tali discariche abusive rappresenta un problema crescente, non solo a Crotone ma in tutta la regione, richiedendo un approccio coordinato tra le autorità per prevenire futuri fenomeni di illegalità . Le operazioni della Guardia di Finanza e il monitoraggio della qualità ambientale sono passi fondamentali per garantire un ambiente sano e tutelato.