Sequestro a Lamezia Terme: scoperta un'attività illecita di autodemolizione

Sequestro a Lamezia Terme: scoperta un’attività illecita di autodemolizione

A Lamezia Terme, i carabinieri forestali hanno sequestrato un capannone per autodemolizione illegale, denunciando due individui per gestione illecita di rifiuti e furto di energia elettrica.
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Sequestro a Lamezia Terme: scoperta un'attività illecita di autodemolizione - Gaeta.it

A Lamezia Terme, un’importante operazione da parte dei carabinieri forestali ha portato alla scoperta e al sequestro di un capannone industriale. Questo spazio, utilizzato per attività di autodemolizione illegale, è stato trovato in una condizione di totale irregolarità. L’operazione ha messo in luce non solo il capannone, ma anche un’area adiacente di circa 6 mila metri quadrati, dove erano stoccati ingenti quantitativi di rifiuti meccanici, creando gravi problematiche ambientali e violando norme fondamentali di salvaguardia.

Le violazioni ambientali e urbanistiche

Il capannone sequestrato, oltre a svolgere un’operazione di autodemolizione abusiva, si trovava su un terreno di proprietà comunale. Questo evento è stato aggravato dalla mancanza di autorizzazione, dato che l’area risultava tutelata da vincoli paesaggistici e idrogeologici. La presenza di diverse tipologie di rifiuti meccanici, tra cui motori contaminati da oli esausti, carcasse di veicoli in dismissione, pneumatici usati e scarti plastici e legnosi, ha sollevato preoccupazioni sulla salute pubblica e sull’ambiente circostante. Tutti questi materiali erano esposti agli agenti atmosferici, senza alcuna protezione, aggravando il rischio di contaminazione ambientale.

La posizione del sito nei pressi di un’area vincolata rappresenta un’ulteriore violazione delle normative che proteggono il territorio. L’occupazione non autorizzata di tali spazi non solo espone l’ecosistema a possibili danni, ma infrange anche i diritti della comunità locale, che si vede privata di spazi pubblici. La scoperta del capannone ha messo in evidenza la necessità di un maggiore controllo su attività potenzialmente dannose per il territorio.

Le denunce e le indagini

Due individui sono stati denunciati dalla magistratura per gestione illecita di rifiuti. Tra di essi, un padre e un figlio, il quale gestisce un’attività di servizio stradale, sono stati coinvolti direttamente nella conduzione di questa pratica illegale. Le accuse non si limitano solo alla gestione dei rifiuti, ma includono anche furto di energia elettrica e occupazione abusiva di suolo pubblico in un’area vincolata. Questo rappresenta un grave reato che dimostra come la mancanza di scrupoli possa portare a violazioni delle normative sia ambientali che di pubblica sicurezza.

Le indagini, coordinate dal Nucleo Investigativo del Gruppo forestale di Catanzaro, hanno rivelato l’uso di un allacciamento abusivo alla rete elettrica pubblica. Ulteriori accertamenti hanno portato al sequestro di strumenti e congegni utilizzati per sottrarre energia illecitamente. L’illecito vantaggio economico derivante da queste attività è stato stimato in circa 16 mila euro, cifra che incarna il profitto di pratiche dannose e illegali, a discapito della collettività e dell’ambiente.

L’importanza delle operazioni di controllo

Incidenti come quello di Lamezia Terme evidenziano l’essenziale ruolo dei controlli sulle attività industriali e commerciali. La lotta contro gli illeciti ambientali è fondamentale per salvaguardare non solo l’ambiente ma anche la salute dei cittadini. Operazioni come quella portata a termine dai carabinieri forestali dimostrano l’impegno delle autorità nel contrastare la criminalità ambientale e nel ripristinare l’ordine.

Le azioni di monitoraggio e i controlli sistematici sono necessari per prevenire il sorgere di situazioni simili, così come per assicurare che vengano rispettate le norme che proteggono il patrimonio naturale e urbano. La collaborazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni locali è cruciale per garantire un futuro più pulito e vivibile, ribadendo l’importanza della legalità nel settore delle attività economiche legate alla gestione dei rifiuti.

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