Sequestro di 124.794 Euro a Castellammare: Frode per Pensione e Indennità Scoperta dalla Guardia di Finanza

Sequestro di 124.794 Euro a Castellammare: Frode per Pensione e Indennità Scoperta dalla Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza sequestra oltre 124.000 euro a una coppia accusata di frode per ottenere indebitamente erogazioni pubbliche, rivelando un sistema illecito durato quasi venti anni.
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Sequestro di 124.794 Euro a Castellammare: Frode per Pensione e Indennità Scoperta dalla Guardia di Finanza - Gaeta.it

Un’operazione della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha portato al sequestro preventivo di oltre 124.000 euro a carico di una coppia di coniugi di Castellammare di Stabia. I due sono accusati di frode aggravata per ottenere indebitamente erogazioni pubbliche. La misura, decisa dal Giudice per le Indagini Preliminari, è il risultato di un’indagine che ha svelato un sistema di frode durato quasi venti anni.

L’indagine della Guardia di Finanza

L’inchiesta, condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia, ha preso avvio da una serie di indagini mirate a contrastare le frodi nel settore pubblico. I finanzieri hanno scoperto che uno dei due coniugi percepiva la pensione per cecità totale e un’indennità di accompagnamento, nonostante fosse solo ipovedente. Questo ha sollevato sospetti e portato a una verifica più approfondita della situazione.

Le successive indagini hanno rivelato che l’indagato conduceva una vita assolutamente normale, contrariamente a quanto dichiarato. Attraversando strade in modo autonomo, trasportando la spesa e utilizzando le chiavi senza mostrare alcun segno di difficoltà visiva, le prove raccolte hanno mostrato un quadro molto diverso da quello descritto in precedenza. Filmati e documentazioni hanno confermato che le sue affermazioni sulla condizione di cecità erano infondate.

Retroscena della frode

Dalle informazioni raccolte emerge che l’indagato ha incassato mensilmente circa 713 euro per un totale complessivo di 124.794,05 euro nell’arco degli ultimi quindici anni. Questi fondi sono stati utilizzati, tra l’altro, per estinguere un mutuo contratto dalla moglie per acquistare l’abitazione in cui vivono, mostrando così un chiaro utilizzo illecito delle erogazioni pubbliche a loro favore.

L’analisi della situazione economica e patrimoniale dei due coniugi ha sollevato ulteriori domande sulle modalità di sostentamento della famiglia. L’operazione ha messo in luce quanto possa risultare facile approfittare di un sistema di welfare concepito per supportare persone realmente bisognose. Ciò ha portato a un crescente allerta tra le autorità competenti che vigilano sull’erogazione delle misure assistenziali.

Conseguenze legali e misure adottate

Il sequestro ha interessato non solo il contante su conti bancari, ma anche l’immobile posseduto dalla coppia, su cui è stato posto un vincolo giudiziario. Questa decisione sottolinea l’impegno delle autorità nel contrastare le frodi a danno del sistema welfare. La lotta contro episodi di disonestà come questo è fondamentale per garantire il corretto funzionamento della pubblica amministrazione e proteggere le risorse destinate a chi ne ha realmente bisogno.

Questo caso è emblematico di come certi individui possano sfruttare il sistema a loro vantaggio, danneggiando non solo le casse pubbliche, ma anche coloro che si trovano in difficoltà e necessitano di un reale supporto. La Guardia di Finanza ha ribadito il proprio impegno nel monitorare e punire comportamenti scorretti, assicurando maggiore giustizia nel settore della previdenza sociale.

Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Elisabetta Cina

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