Un episodio di illegalità nel settore della pesca è avvenuto a Torre del Greco, dove la Capitaneria di Porto ha effettuato un sequestro di 50 chili di cozze. Le cozze, vendute senza autorizzazione e senza alcuna indicazione riguardante la loro provenienza, hanno sollevato preoccupazioni per la salute pubblica. Questo intervento sottolinea l’importanza del controllo nella filiera della pesca e la necessità di garantire che i prodotti ittici in commercio siano tracciabili e sicuri.
Operazioni di controllo della Capitaneria di Porto
Vigilanza sul territorio
Nella mattinata di ieri, una pattuglia della Capitaneria di Porto di Torre del Greco ha intensificato le operazioni di controllo del territorio, mirando a garantire la legalità nel settore della pesca. Anche se l’attività di vigilanza è routine, ogni intervento si rivela cruciale per prevenire attività illecite. In questo caso specifico, l’attenzione degli agenti è stata attirata da un banchetto abusivo situato lungo via Litoranea, una zona frequentemente utilizzata dai venditori di pesce non autorizzati.
Scoperta del banchetto abusivo
All’osservazione da parte della pattuglia, il banchetto risultava privo di qualsiasi documentazione utile a identificare la provenienza delle cozze esposte per la vendita. La mancanza di tracciabilità di prodotti ittici è un grave problema, poiché rende difficile accertare se il pesce sia stato pescato in modo legale e se sia conforme agli standard di salubrità richiesti. Le cozze sequestrate, dunque, non solo rappresentavano una violazione delle normative sulla vendita dei prodotti della pesca, ma costituivano anche un potenziale rischio per la salute dei consumatori.
Reazione del venditore e sequestro della merce
Fuga del venditore
La reazione del venditore, alla vista dell’auto della Guardia Costiera, è stata immediata: ha abbandonato il banchetto e si è dato alla fuga. Questo gesto ha confermato ulteriormente l’illegalità della sua attività, evidenziando la consapevolezza degli operatori del settore riguardo alle normative che regolano la vendita dei prodotti ittici. La fuga in caso di controlli non è rara, ma serve a dimostrare la necessità di interventi più incisivi contro il commercio abusivo.
Sequestro e smaltimento
Lasciata incustodita, la merce è stata sottoposta a sequestro dalle autorità competenti. Per garantire la sicurezza pubblica e prevenire eventuali rischi per la salute, le cozze sono state successivamente gettate in mare. Questa misura di smaltimento è una prassi adottata in situazioni del genere, dove la tracciabilità e la salubrità di un prodotto non possono essere garantite. La Capitaneria di Porto ha ribadito l’importanza di controlli regolari per dissuadere la vendita abusiva di prodotti ittici e tutelare così sia i consumatori sia il settore della pesca legale.
L’episodio mette in luce la costante attività di prevenzione condotta dalle autorità locali, confermando che i controlli sono essenziali non solo per combattere l’illegalità, ma anche per garantire la sicurezza alimentare della popolazione.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 da Armando Proietti