Sequestro di attrezzature in azienda agricola a San Felice Circeo: soggetti denunciati per irregolarità

Sequestro di attrezzature in azienda agricola a San Felice Circeo: soggetti denunciati per irregolarità

Operazione dei Carabinieri a San Felice Circeo: sequestrato un macchinario per serre in un’azienda agricola, denunciato il titolare per violazioni sulla sicurezza e sanzioni amministrative.
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Sequestro di attrezzature in azienda agricola a San Felice Circeo: soggetti denunciati per irregolarità - Gaeta.it

Nella mattinata odierna, un’imponente operazione condotta dai Carabinieri ha portato al sequestro di un macchinario utilizzato nel montaggio di serre all’interno di un’azienda agricola situata a San Felice Circeo. Questo stabilimento è noto per la coltivazione di angurie e altri ortaggi. La verifica è stata effettuata nell’ambito di un’iniziativa più ampia, mirata a contrastare il fenomeno del caporalato e a garantire condizioni di lavoro sicure e regolari.

Dettagli dell’operazione

L’ispezione è stata realizzata dai Carabinieri della Stazione di San Felice Circeo, in collaborazione con l’Aliquota Operativa e il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Terracina, insieme all’Ufficio Operativo di Controllo Spresal di Latina. Durante i controlli, gli agenti hanno riscontrato l’uso di attrezzature non conformi alle normative vigenti. Questo ha portato alla denuncia del titolare dell’azienda, che ha violato le disposizioni sulla sicurezza sul lavoro, dimostrando una gestione negligente delle attrezzature.

Le attrezzature da lavoro erano classificate come potenzialmente pericolose, il che solleva importanti preoccupazioni in merito alla sicurezza dei lavoratori. Le violazioni hanno portato anche all’applicazione di sanzioni amministrative, ammontanti a un totale di 3.778,14 euro. Il macchinario sequestrato è stato affidato in custodia al proprietario dell’azienda, il quale dovrà ora rispondere delle sue azioni e affrontare le conseguenze legali della situazione.

Condizioni di lavoro e regolarità della manodopera

Un aspetto fondamentale emerso dall’operazione è la regolarità della manodopera presente all’interno dell’azienda durante il controllo. I Carabinieri hanno identificato sette lavoratori, di cui tre comunitari e quattro di origine indiana. Tutti i lavoratori sono risultati in regola riguardo al permesso di soggiorno e alle comunicazioni di assunzione previste dalla legge. Questo è un segnale positivo, che indica che nonostante le irregolarità strutturali, la manodopera impiegata rispetta le normative sui contratti di lavoro.

Ritrovare lavoratori regolari in un contesto in cui si riscontrano violazioni di altro tipo, solleva interrogativi sulle pratiche di gestione aziendale. La presenza di lavoratori che operano in condizioni normali, pur in un’azienda con irregolarità, potrebbe essere una prassi comune in diverse aree della regione. La continua vigilanza da parte delle forze dell’ordine è fondamentale per garantire che tali situazioni non si radichino nel tempo, proteggendo così i diritti dei lavoratori.

Iniziative contro il caporalato

Questo intervento fa parte di una strategia più ampia per combattere il caporalato e le frodi nel settore agricolo. Le autorità locali stanno intensificando i controlli per garantire che le aziende rispettino le normative relative alla salute e sicurezza sul lavoro. L’obiettivo principale è tutelare i lavoratori e assicurare che ricevano un trattamento equo, evitando forme di sfruttamento e condizioni lavorative inaccettabili.

La lotta al caporalato rimane una questione cruciale in Italia, specialmente in un settore come quello agricolo, dove frequentemente si verificano situazioni di lavoro irregolari. Le azioni dei Carabinieri di oggi rappresentano un passo significativo verso il miglioramento delle condizioni di lavoro nel territorio, mentre si cerca di garantire la piena legalità nelle operazioni delle aziende agricole.

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