Sequestro di attrezzi e prodotto ittico ad Ancona: operazione della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza

Sequestro di attrezzi e prodotto ittico ad Ancona: operazione della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza

Le forze di polizia marittima e finanziaria di Ancona hanno sequestrato 1.400 kg di prodotto ittico e attrezzi da pesca, sanzionando violazioni per garantire legalità e sostenibilità nel settore ittico.
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Sequestro di attrezzi e prodotto ittico ad Ancona: operazione della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza - Gaeta.it

Le forze di polizia marittima e finanziaria di Ancona hanno recentemente condotto un’operazione di controllo sulla filiera ittica, con l’obiettivo di garantire la legalità nel settore e proteggere le risorse marine. Nella città marchigiana, l’azione combinata di Guardia Costiera e Guardia di Finanza ha portato al sequestro di attrezzi da pesca e di circa 1.400 chilogrammi di prodotto ittico, in seguito a violazioni delle normative vigenti.

Attività ispettive durante le festività natalizie

Anche durante il periodo delle festività natalizie, le forze di polizia hanno svolto controlli rigorosi per garantire il rispetto delle norme in ambito ittico. Queste ispezioni sono state orchestrate dalla Direzione Marittima della Guardia Costiera di Ancona e dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, che hanno collaborato per rintracciare violazioni in materia di tracciabilità e origine dei prodotti ittici.

L’attività mirava a tutelare sia la salute dei consumatori che la sostenibilità delle risorse marine. La cooperazione tra i due corpi ha permesso di monitorare vari punti di controllo, focalizzandosi sulle pratiche di tracciazione del preparato ittico e sull’identificazione di eventuali irregolarità nel commercio di queste materie prime. Le ispezioni hanno coperto diverse aree e modalità di pesca, con l’attenzione rivolta principalmente a pescherecci, mezzi da diporto e trasporti via terra.

Risultati delle ispezioni: violazioni e sanzioni

Le ispezioni hanno portato a significative scoperte di irregolarità. In particolare, è stata riscontrata la mancanza di tracciabilità del prodotto ittico, aspetto fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle normative ambientali. Le violazioni documentate riguardavano anche il trasbordo non autorizzato di prodotti e la registrazione errata delle catture nel giornale di bordo elettronico, con quantità sbarcate superiori a quelle consentite.

Le sanzioni comminate per queste irregolarità ammontano a un totale di 11.616 euro, in aggiunta al sequestro di vongole per un peso complessivo di 1.386 chilogrammi e di un draga idraulica utilizzata per la pesca. Inoltre, sono state imposte sanzioni accessorie, come l’attribuzione di punti sulla licenza di pesca ed il libretto di navigazione del comandante del peschereccio coinvolto nelle infrazioni. Queste misure riflettono l’impegno delle autorità nel mantenere elevati standard di legalità e tutela ambientale.

Restocking: il rilascio del prodotto ittico sequestrato

Un aspetto particolarmente interessante dell’operazione riguarda il destino del prodotto ittico sequestrato. Poiché il carico era costituito da vongole ancora vitali, le forze di polizia hanno optato per il rigetto in mare del prodotto, avvenuto in un’area consentita per il restocking. Questa azione non solo ha dimostrato un approccio responsabile nella gestione della risorsa ittica, ma ha anche sottolineato l’importanza della salvaguardia degli ecosistemi marini.

Le unità M/V CP SAR 861 della Guardia Costiera e il gommone B.S.O. 13 del Reparto Operativo Aeronavale hanno collaborato in modo efficiente per restituire il prodotto al suo habitat naturale, garantendo così che potesse continuare a contribuire all’equilibrio dell’ecosistema marino.

L’impegno continuo delle forze di polizia

Guardia Costiera e Guardia di Finanza non si fermano qui; l’impegno prosegue per garantire la legalità e la sostenibilità nel settore ittico. La sinergia tra questi due corpi è fondamentale per un’efficace azione di sorveglianza e controllo, mirando a educare i consumatori e a proteggere il patrimonio alimentare nazionale.

L’attenzione sul prodotto ittico, ora più che mai, è cruciale per una fruizione consapevole da parte del pubblico, sempre più attento alla qualità e alla provenienza degli alimenti che consuma. Questo tipo di operazioni svolgono un ruolo chiave, aumentando la consapevolezza e incoraggiando pratiche commerciali responsabili nel settore della pesca. L’obiettivo finale è quello di preservare l’integrità dei nostri mari e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

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