Sequestro di cannabis a Gragnano: oltre 140 piante eliminate dai narcos dei Monti Lattari

Sequestro di cannabis a Gragnano: oltre 140 piante eliminate dai narcos dei Monti Lattari

Sequestro di cannabis a Gragna Sequestro di cannabis a Gragna
Sequestro di cannabis a Gragnano: oltre 140 piante eliminate dai narcos dei Monti Lattari - Gaeta.it

Le recenti operazioni dei Carabinieri nel territorio di Gragnano e zone limitrofe hanno portato alla luce una rete di produzione di cannabis che sta sollevando l’attenzione delle autorità. L’area dei Monti Lattari, conosciuta anche come la “Jamaica della Campania” per la qualità della marijuana prodotta, continua a essere un punto caldo per il traffico di droga. L’azione costante delle forze dell’ordine, supportate da avanzati mezzi di sorveglianza aerea, mira a contrastare un fenomeno che sta mettendo a repentaglio la sicurezza e la salute pubblica.

Operazioni dei Carabinieri e modalità di intervento

Controlli aerei e ricerca sul campo

Negli ultimi giorni, i Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno intensificato i loro sforzi per mettere a segno colpi decisivi contro la produzione illegale di cannabis. Il supporto degli elicotteri dell’Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia ha reso possibile un monitoraggio dall’alto dell’intera area. Questa sorveglianza consente di individuare piantagioni anche in zone più nascoste, minimizzando il rischio di evasione da parte dei sospetti.

L’operazione più recente ha portato al sequestro di ben 141 piante di cannabis, le quali raggiungevano anche i 3 metri di altezza. I militari, coadiuvati dall’unità cinofila, hanno percorso diverse località, scovando piante sia in aree isolate che nei pressi di abitazioni.

Sequestri e arresti nella zona di Gragnano

Nella specifica operazione in località Acqua della Forma, a Gragnano, i Carabinieri hanno rinvenuto 450 grammi di marijuana, già confezionata in fiocchi sottovuoto, nascosta in un’intercapedine di un muro perimetrale. La scoperta ha portato alla denuncia di un 26enne di Castellammare di Stabia, già agli arresti domiciliari, il quale è stato ritenuto responsabile di detenzione di droga a fini di spaccio.

La perquisizione ha rivelato anche la presenza di una pianta di cannabis di 1,5 metri, 3 grammi di hashish, e una sorprendente quantità di oltre 28.000 euro in banconote di vario taglio. Un segnale allarmante che evidenzia il possibile collegamento tra il traffico di droga e altre attività illecite.

Scoperta delle piantagioni nei comuni vicini

Cannabis ad Aurano e Nerva del Mandrone

Le operazioni non si sono fermate qui; infatti, sono state effettuate ulteriori scoperte in località Aurano e Nerva del Mandrone. A Aurano, piccolo agglomerato adiacente a Gragnano, sono state rinvenute ben 100 piante di cannabis in diverse aree. L’altezza delle piante rappresenta un chiaro indicatore della loro maturità e della qualità della produzione.

Nella località Nerva del Mandrone, i Carabinieri hanno trovato altre 40 piante, tutte con fusti robusti e di altissimo profilo, tra i 2 e i 3 metri. La prontezza delle forze dell’ordine ha impedito che questa piantagione continuasse a rifornire il mercato locale. Tutte le piante sono state immediatamente distrutte per prevenire ulteriori problematiche legate al consumo di sostanze stupefacenti.

Rischio di assunzione e attività illecite

Nonostante gli sforzi per stroncare il traffico di droga, anche il consumo rimane un problema costante nella zona. Durante le operazioni, sono stati segnalati tre giovani assuntori di droga alla Prefettura, trovati in possesso di marijuana già pronta per il consumo. Questo aspetto dimostra come, nonostante le operazioni di repressione, il mercato della droga resista e continui a generare preoccupazioni.

Nel corso delle stesse operazioni, è emersa anche la situazione di un 17enne di Castellammare, denunciato per il porto abusivo di armi. Il giovane è stato sorpreso con un coltello di 22 centimetri, un dettaglio che evidenzia un clima di insicurezza presente nel territorio. Inoltre, un 45enne di Gragnano è stato fermato e denunciato mentre guidava un’auto che risultava rubata, contribuendo così a un quadro di attivismo criminoso che le autorità cercano di arginare con decisione.

Portare alla luce la vera natura delle attività illecite nei Monti Lattari rimane un obiettivo primario delle forze dell’ordine, pronte a proseguire la loro lotta contro la criminalità e il traffico di sostanze stupefacenti.

Ultimo aggiornamento il 7 Agosto 2024 da Marco Mintillo

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