Sequestro di deputati in Venezuela: lettera di denuncia all'ex Ministro Yvan Gil

Sequestro di deputati in Venezuela: lettera di denuncia all’ex Ministro Yvan Gil

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Sequestro di deputati in Venezuela: lettera di denuncia all'ex Ministro Yvan Gil - Gaeta.it

L’attenzione internazionale si concentra nuovamente sul Venezuela, dove i diritti umani continuano a essere violati in modo sistematico. Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman, ha indirizzato una lettera al Ministro degli Esteri venezuelano, Yvan Gil, per denunciare il sequestro degli oppositori politici Williams Davila e Americo de Grazia. Questi eventi evidenziano la crescente tensione nel paese e il continuo appello della comunità internazionale per il ripristino della democrazia e dei diritti civili.

Le accuse all’amministrazione Maduro

Un regime violento e sanguinario

Nella lettera inviata a Gil, Bertoldi esprime il proprio disconoscimento nei confronti della carica di Ministro degli Esteri, sottolineando come il governo di NICOLAS MADURO sia responsabile di una serie ininterrotta di violazioni della costituzione venezuelana. L’amministrazione Maduro è accusata di usurpare il potere mediante la violenza e l’intimidazione, instaurando un regime che sistematicamente reprime ogni forma di dissenso e che ha portato a una decadenza dei diritti democratici, civili e umani nel paese.

Il Direttore dell’Istituto Milton Friedman non si limita a esprimere la propria indignazione, ma richiama anche le istituzioni internazionali che, come l’Unione Europea, hanno il compito di monitorare le violazioni dei diritti umani. Tale situazione è insostenibile e necessita di un’azione concertata da parte della comunità internazionale per esercitare pressione sul governo venezuelano affinché rispetti i principi fondamentali della dignità umana e del governo democratico.

L’importanza della trasparenza elettorale

Il richiamo di Williams Davila, uno dei deputati rapiti, a garantire la trasparenza nel processo elettorale evidenzia un punto cruciale: la mancanza di libertà nel sistema politico del Venezuela. Solo pochi giorni prima del suo sequestro, Davila aveva rilasciato un’intervista all’agenzia italiana Adnkronos, dove aveva implorato il sostegno del Governo italiano per un intervento a favore della legalità e della giustizia nel suo paese. Queste sue parole sono state utilizzate come motivo di ritorsione da parte di un regime che non tollera critiche e si oppone fermamente all’intervento di organismi esterni che possano compromettere il controllo autoritario.

La scomparsa di Davila e de Grazia

Circostanze di un rapimento inquietanti

La lettera di Bertoldi documenta dettagli inquietanti riguardo al sequestro di Williams Davila avvenuto l’8 agosto. Secondo il racconto, Davila è stato prelevato a Caracas da uomini armati a bordo di veicoli privi di targa, un’azione che dimostra il grado di impunità di cui godono gli aggressori. I dettagli del rapimento e della sua esecuzione non sono solo inquietanti, ma rappresentano un chiaro segno di come il governo di Maduro risponda alle critiche e al dissenso.

Nel suo comunicato, il Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman sottolinea inoltre che Davila è un cittadino europeo e gode della protezione internazionale fornita dal Comitato latinoamericano per i diritti umani. Tali fattori pongono ulteriori pressioni sul governo venezuelano per garantire la sua sicurezza e il suo diritto all’incolumità fisica. La lettera evidenzia anche le condizioni di salute del deputato, che necessita di un trattamento medico regolare, il che rende la sua attuale detenzione ancora più allarmante.

Il mistero che circonda Americo de Grazia

Insieme a Davila, anche Americo de Grazia è scomparso. Bertoldi denuncia che, a più di 24 ore dalla loro sparizione, non si hanno notizie dai due uomini. Le autorità rappresentate da Gil, conclude Bertoldi, non hanno offerto alcuna informazione sul destino di Davila e de Grazia. Questa mancanza di comunicazione da parte delle autorità è sintomo della cultura di omertà e del tentativo di insabbiare la verità che caratterizza la gestione del potere in Venezuela. La lettera funge da monito per chi continua a tollerare un regime basato sulla violenza e sull’assenza di diritti fondamentali.

Richiesta di azione internazionale

Appelli dai governi europei

Bertoldi, nel suo scritto, rimarca che le istituzioni italiane, portoghesi ed europee stanno facendo pressioni affinché le autorità venezuelane forniscano spiegazioni riguardo alla sorte dei due deputati e chiedono il loro immediato rilascio. Gli appelli rivolti ai governi mettono in evidenza l’urgenza della situazione e la necessità di un’azione risoluta da parte della comunità internazionale. *Si sottolinea che la protesta contro il regime e le sue politiche autocratiche non si fermerà fino a quando non verranno garantiti il rilascio e la sicurezza di tutti gli oppositori politici.

La responsabilità del governo venezuelano

La lettera chiude con un avvertimento severo al Ministro Gil, sottolineando che la sua amministrazione sarà ritenuta responsabile per l’incolumità dei due deputati e di tutti coloro che si oppongono al regime di Maduro. Bertoldi pone l’accento sul fatto che ci si prepara a far valere i diritti dei sequestrati a livello internazionale, incluso il ricorso alla Corte penale internazionale, nel caso in cui la violenza e le politiche discriminatorie continuassero a imperversare nel paese. La determinazione e la mobilitazione internazionale appaiono più che mai necessarie per affrontare la crisi venezuelana e sostenere la causa della giustizia e della libertà.

Ultimo aggiornamento il 10 Agosto 2024 da Armando Proietti

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