Grazie all’efficace operato dei cani antidroga Spike e A-Iron, la Polizia Penitenziaria ha effettuato un altro importante sequestro di sostanze stupefacenti. Questa volta, l’azione si è concentrata all’interno dell’istituto penitenziario minorile di Nisida, dove la professionalità degli agenti e l’addestramento dei cani hanno portato a scoperte significative nel contrasto al traffico di droga nelle carceri.
Il ruolo fondamentale dei cani antidroga
I cani antidroga Spike e A-Iron, assegnati al distaccamento cinofili di Avellino, hanno dimostrato una capacità straordinaria durante i controlli effettuati sui familiari che si presentano per i colloqui. Spike, durante uno di questi controlli, ha individuato una giovane donna, madre di un detenuto del Napoletano. I segugi hanno attratto l’attenzione degli agenti per il comportamento sospetto della donna, che a quanto è poi emerso, aveva nascosto delle dosi di hashish nei suoi vestiti.
Questa operazione evidenzia l’importanza dei cani nella lotta alla droga. Non solo svolgono un ruolo cruciale nell’individuare sostanze illegali, ma contribuiscono anche a creare un deterrente per chi tenta di introdurle in carcere. L’uso di unità cinofile come Spike e A-Iron si è rivelato efficace in molte situazioni, e il loro fiuto affinato continua a dare risultati utili nel mantenimento della sicurezza all’interno delle strutture penitenziarie.
Approfondimento sui controlli e i risultati
Dopo il primo allerta di Spike, gli agenti hanno proceduto a controllare l’auto della donna, un’operazione standard durante queste visite. Qui, A-Iron ha svolto un ruolo decisivo scoprendo ulteriori dosi di hashish all’interno di un borsello occultato in un cassetto dell’abitacolo. Questo rinvenimento ha suscitato preoccupazione non solo per la quantità di droga trovata, ma anche per il metodo di introduzione delle sostanze, veicolato attraverso i familiari dei detenuti.
Non è la prima volta che i controlli all’interno dell’istituto di Nisida portano a esiti simili. Il fenomeno dell’introduzione di droghe e telefoni cellulari è altamente problematico e rappresenta una sfida significativa per il personale della polizia penitenziaria. Per questo motivo, ogni sequestro è di fondamentale importanza non solo per combattere il traffico di droga, ma anche per mantenere l’ordine all’interno delle carceri, creando un ambiente meno favorevole per le attività illecite.
Riconoscimenti e attività della Polizia Penitenziaria
L’Uspp, il sindacato della Polizia Penitenziaria, ha espresso soddisfazione per l’operato dei suoi membri. Il presidente Giuseppe Moretti e il segretario regionale Ciro Auricchio hanno sottolineato come Spike e A-Iron siano diventati un incubo per gli spacciatori. Hanno anche messo in luce l’importanza del lavoro svolto dal personale, spesso al di là delle proprie capacità e in condizioni di carenza di organico.
Queste parole riassumono gli sforzi della Polizia Penitenziaria nel contrastare il traffico di sostanze stupefacenti e telefonini, fornendo un servizio essenziale per la sicurezza all’interno delle carceri. La loro dedizione e prontezza di intervento sono elementi chiave nel mantenere un ambiente detentivo più sicuro e controllato, segnando una linea netta contro ogni tentativo di introduzione di elementi dannosi.
In una giornata che ha visto il sequestro di due telefoni cellulari, la Polizia Penitenziaria di Nisida dimostra di essere vigile e pronta a intervenire, garantendo che le azioni illecite non vengano tollerate.
Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina