Negli ultimi giorni, le forze dell’ordine delle Marche, precisamente la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera di Ancona, hanno dato avvio a una serie di controlli che hanno portato al sequestro di oltre 200 kg di prodotti ittici in tre ristoranti. Quest’azione è parte integrante di un’iniziativa più ampia, finalizzata a tutelare il Made in Italy e garantire la sicurezza alimentare nel settore della ristorazione. Le operazioni di controllo, coordinate dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, hanno posto l’accento sulla rilevanza della tracciabilità dei prodotti.
I controlli nella provincia di Ancona
Nella provincia di Ancona, le ispezioni hanno messo in luce gravi irregolarità nelle pratiche di conservazione dei prodotti alimentari. In un ristorante, i controlli sono stati condotti nei locali adibiti a deposito e hanno rivelato notevoli carenze nel rispetto delle normative sanitarie. Qui, infatti, sono stati sequestrati oltre 80 kg di pesce congelato, già pronto per essere servito. Inoltre, la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro anche oltre 10 litri d’olio per mancanza di tracciabilità e informazioni sulle etichette, evidenziando come la trasparenza riguardo l’origine degli alimenti risulti cruciale per la sicurezza dei consumatori.
Situazione a San Benedetto del Tronto
Le attività di vigilanza non si sono fermate nella sola provincia di Ancona: significativi riscontri sono stati registrati anche a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Qui, una squadra interforze composta da membri della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera e dell’Azienda Sanitaria Territoriale ha denunciato la presenza di gravi inadempienze sanitarie. Il ristorante controllato è stato sottoposto a sospensione precauzionale delle operazioni a causa di problematiche connesse agli standard igienico-sanitari. Durante l’ispezione sono stati sequestrati oltre 64 kg di pesce fresco e congelato, il quale non presentava le necessarie etichette di tracciabilità, comportando sanzioni per un totale di 1.500 euro.
Rintracciamenti nella provincia di Pesaro Urbino
Anche a Fano, nel Pesaro Urbino, i controlli non hanno risparmiato i ristoranti. Nelle celle frigorifero e nei magazzini di un esercizio di ristorazione, le autorità hanno rinvenuto 48 kg di alimenti e 11 litri di condimenti, tutti privi delle informazioni necessarie riguardo la tracciabilità. Queste violazioni hanno portato a sanzioni amministrative di 3.000 euro. Questo intervento rafforza l’impegno delle forze dell’ordine di garantire la sicurezza alimentare e proteggere i consumatori dalle irregolarità nel settore della ristorazione.
Risultati complessivi delle operazioni
Complessivamente, grazie a queste attività di controllo svolte in diverse località delle Marche, le forze dell’ordine hanno elevato sanzioni per un ammontare superiore ai 6.000 euro. Sono stati sequestrati oltre 200 kg di prodotti ittici e vari alimenti, il che sottolinea la serietà con cui vengono affrontate le questioni legate alla sicurezza e alla tracciabilità degli alimenti. Il monitoraggio della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera rappresenta un passaggio fondamentale nel mantenere elevati standard di controllo, ricordando l’importanza della trasparenza nella filiera alimentare.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Sofia Greco