La Polizia di Stato, in collaborazione con la Polizia Locale di Roma Capitale, ha effettuato controlli mirati nel campo rom di via dei Candoni, scoprendo ingenti quantità di materiali rubati e sospetti. Questa operazione si inserisce in un’attività investigativa più ampia condotta dagli agenti dell’XI Distretto San Paolo e dell’XI Gruppo Marconi, finalizzata a contrastare attività illecite nel territorio.
Controlli nei container e reperti sequestrati
La scoperta nei box
Durante i controlli effettuati, gli investigatori hanno ispezionato due container utilizzati da cittadini originari della ex Jugoslavia, trovando all’interno di due box 270 chili di cavi in rame e 18 valigie. Le valigie, molte delle quali risultate forzate, sono state trovate aperte. L’analisi delle valigie ha rivelato che due di esse erano state rubate da automobili posteggiate nella zona di Fiumicino, un’area nota per furti auto e atti vandalici. Gli agenti stanno ora analizzando ulteriormente le prove per identificare la completa origine di questi beni sottratti.
Rintracciamento del proprietario di una valigia
Un dettaglio significativo è emerso da una delle valigie sequestrate, dotata di un sistema GPS. Attraverso questo dispositivo, gli investigatori sono riusciti a rintracciare il legittimo proprietario, un turista statunitense che ha confermato che l’oggetto gli era stato rubato. Questo elemento contribuirà non solo a dimostrare la provenienza dei beni, ma potrebbe anche portare a sviluppi ulteriori nell’indagine su furti simili nella zona e nelle aree circostanti.
Le implicazioni legali per gli assegnatari
Informativa alla Procura della Repubblica
Gli assegnatari dei container, rinvenuti nella posizione in cui si trovavano i beni rubati, si trovano attualmente al centro di un’indagine più approfondita. È stata inviata alla Procura della Repubblica una dettagliata informativa che riportava le evidenze raccolte durante l’operazione. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire il grado di responsabilità dei due uomini e il loro eventuale coinvolgimento in un network criminale più ampio.
Proseguimento delle indagini
Le autorità stanno continuando a lavorare per comprendere meglio le circostanze legate al possesso di questi beni rubati. Determinare la provenienza dei cavi di rame e delle altre valigie potrebbe svelare legami con altri reati e favorire operazioni future di prevenzione. È fondamentale, dunque, che le indagini proseguano con diligenza per capire l’estensione dell’attività illecita a cui potrebbero essere collegati i due assegnatari.
I controlli nel campo rom di via dei Candoni evidenziano la costante attenzione delle forze dell’ordine nei confronti della criminalità a Roma e la fermezza nel contrastare attività delittuose.