Sequestro di un centro commerciale a Latina: irregolarità nella lottizzazione abusiva

Sequestro di un centro commerciale a Latina: irregolarità nella lottizzazione abusiva

I Carabinieri Forestali di Latina sequestrano un centro commerciale per presunti abusi edilizi e violazioni ambientali, evidenziando irregolarità nella gestione del territorio e autorizzazioni illegittime.
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Sequestro di un centro commerciale a Latina: irregolarità nella lottizzazione abusiva - Gaeta.it

Oggi, una vasta operazione condotta dai Carabinieri Forestali del NIPAAF di Latina ha portato al sequestro preventivo di un centro commerciale situato nel quartiere Q3 della città. Grazie a un decreto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina, gli inquirenti hanno avviato il procedimento di confisca della struttura di oltre 5.400 mq e di un’area esterna di circa 17.703 mq, dedicata a parcheggi e viabilità. Questa azione legale scaturisce da un’importante indagine riguardante presunti abusi nella gestione del territorio e delle autorizzazioni edilizie.

L’indagine sulla lottizzazione abusiva

Le indagini sono scaturite dopo l’analisi di tre titoli edilizi, rilasciati dal Comune di Latina, che sono stati definiti illegittimi dagli inquirenti. La Procura ha accertato che la responsabilità di concedere l’autorizzazione per una struttura commerciale di tali dimensioni fosse in capo alla Regione Lazio, secondo quanto stabilito dalla legislazione regionale riguardante le grandi strutture di vendita. Le risultanze investigative hanno messo in evidenza numerose irregolarità nella gestione e nello sviluppo dell’area in questione.

Gli accertamenti condotti dai Carabinieri hanno rivelato che alcune aree utilizzate per la costruzione del centro erano designate come verde pubblico e presentavano vincolo di inedificabilità. Questo aspetto è particolarmente significativo, poiché la normativa mirava a preservare l’integrità ambientale della zona, che si trova lungo la Strada Statale 148 “Pontina”. Il coinvolgimento di terreni vincolati complica ulteriormente la situazione di legalità della struttura.

Distruzione di aree boscate e violazioni ambientali

Un ulteriore elemento critico emerso dalle indagini è la distruzione di una vasta area boscata avvenuta senza le necessarie autorizzazioni paesaggistiche. Questa azione rappresenta una chiara violazione delle normative in materia di tutela ambientale e paesaggistica, segnalando un’irresponsabile gestione del territorio. Le aree boschive, infatti, non solo sono fondamentali per la biodiversità locale, ma rivestono anche un ruolo essenziale nella salvaguardia degli equilibri ecologici.

Le irregolarità rilevate dalle autorità potrebbero avere conseguenze rilevanti non solo per la struttura commerciale, ma anche per il Comune e i funzionari coinvolti nel rilascio dei permessi. La situazione attuale, quindi, manifesta la necessità di un maggiore controllo sulle pratiche edilizie e sulla gestione del patrimonio urbano e naturale.

Storia di un sequestro annullato e nuovi sviluppi

È interessante notare che il centro commerciale in questione non è nuovo a vicende legali. In passato, infatti, era già stato sottoposto a sequestro, ma quel provvedimento era stato annullato dopo un ricorso presentato in Cassazione. L’odierna operazione dei Carabinieri Forestali si inserisce in un contesto complesso di conflitti legali e amministrativi legati all’edificazione nel territorio di Latina.

Con il nuovo provvedimento, la Procura sembra aver trovato nuovi fondamenti che giustificherebbero la confisca della struttura, sottolineando quanto sia rilevante la questione della legittimità delle operazioni edilizie. In vista di ulteriori sviluppi, l’attenzione rimane alta non solo per le autorità preposte, ma anche per la comunità locale, che sta osservando da vicino le dinamiche di questa indagine.

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