Nella mattinata del 22 gennaio 2025, le operazioni dei Carabinieri del N.A.S. di Pescara, affiancati dalla compagnia di Giulianova, hanno portato al sequestro di un immobile a Silvi. Questa struttura, destinata all’accoglienza di anziani, presentava gravi irregolarità che hanno spinto la locale Procura a intervenire. Il provvedimento di sequestro è il risultato di verifiche approfondite e di un contesto critico che metteva a rischio la sicurezza e la salute degli ospiti.
Provvedimento emesso dal tribunale di Teramo
Il sequestro è stato disposto dal Tribunale di Teramo in risposta alle irregolarità documentate dai Carabinieri del N.A.S., le quali sono state ulteriormente confermate dalle ispezioni effettuate dai Vigili del Fuoco e dall’Autorità sanitaria locale. Questi ultimi hanno riscontrato diversi problemi legati alle condizioni igienico-sanitarie, strutturali e assistenziali all’interno della struttura. A ciò si aggiunge la mancanza di autorizzazioni per esercitare attività socio-assistenziale, elemento che ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza degli ospiti.
La mancanza totale di documentazione necessaria all’apertura e all’operatività della struttura, nonostante le numerose segnalazioni e ispezioni, è un chiaro indicativo di come la situazione fosse già stata oggetto di attenzione da parte delle autorità competenti. Nonostante un provvedimento di cessazione dell’attività emesso precedentemente, la struttura ha continuato a operare, ignorando le disposizioni delle autorità e aggravando ulteriormente la sua posizione.
Inadeguatezze riscontrate dai militari
Le indagini condotte dai Carabinieri del N.A.S. hanno evidenziato una serie di inadeguatezze significative. Le condizioni igieniche, fondamentali in una struttura che ospita anziani, erano sotto la soglia di sicurezza, portando a una situazione di potenziale rischio per la salute degli ospiti. Anche dal punto di vista strutturale, vi erano lacune preoccupanti che rendevano l’ambiente inadeguato per la tipologia di servizio offerta.
In aggiunta a questi aspetti, il carente setting assistenziale non garantiva un supporto adeguato e sicuro per gli ospiti. Gli standard di cura non erano rispettati e la qualità del servizio risultava deficitaria, con conseguenze dirette sul benessere delle persone accolte. Le carenze individuate non si limitavano solo al settore igienico-sanitario, ma investivano anche la sicurezza sul lavoro, un aspetto cruciale in strutture di questo tipo.
Ricollocamento degli ospiti e misure cautelari
A seguito del sequestro della struttura e per evitare gravi conseguenze per gli alloggiati, le autorità hanno disposto il ricollocamento degli ospiti. Questi sono stati riaccompagnati presso le rispettive famiglie o trasferiti in altre strutture idonee, scelte dall’Autorità sanitaria locale. Questa operazione ha rappresentato una priorità, garantendo la protezione delle persone vulnerabili che si trovavano in una situazione di rischio.
Il provvedimento di sequestro è stato messo in atto non solo come misura punitiva ma soprattutto come azione di salvaguardia. La salute e la sicurezza degli anziani devono essere sempre al centro dell’attenzione, e questo intervento sottolinea l’importanza del rispetto delle normative di sicurezza e igiene nelle strutture dedicate all’assistenza. La vigilanza delle autorità e il monitoraggio continuo sono essenziali per evitare che simili situazioni possano ripetersi, garantendo così livelli adeguati di assistenza e cura per i più fragili.
Ultimo aggiornamento il 23 Gennaio 2025 da Marco Mintillo