L’attenzione per la salvaguardia dell’ambiente sta portando a risultati significativi anche nel comune di Chieti, dove un’area di 62.000 metri quadrati, vincolata dal punto di vista paesaggistico, è stata utilizzata impropriamente come deposito di fanghi derivate dalla lavorazione di inerti. Grazie all’operato delle Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pescara, sono stati attuati controlli rigorosi per garantire la tutela dell’ambiente, portando al sequestro del terreno e a denunce per abusi.
Sequestro dell’area agricola: intervento delle Fiamme Gialle
A seguito di un intenso monitoraggio delle zone adiacenti al fiume Pescara, le Fiamme Gialle hanno rivelato utilizzi impropri di un terreno agricolo, riservato alla produzione, ma adibito a deposito per scarti industriali. Questo episodio di illegalità ha richiesto un intervento tempestivo per prevenire ulteriori violazioni e per proteggere le aree naturali.
Le operazioni sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Chieti, in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale . La sinergia tra queste istituzioni ha permesso di piegare immediatamente le attività nell’area e di emettere un decreto di sequestro. L’oggetto del provvedimento sono state le strutture e i materiali presenti, utilizzati senza le necessarie autorizzazioni ambientali e edilizie.
Portare alla luce un uso illegale del terreno
L’area, che si estende per 62.000 metri quadrati, era stata trasformata da un’impresa edile da spazio agricolo a sito di stoccaggio per fanghi, in totale spregio delle normative vigenti. Questa trasformazione non solo viola i vincoli paesaggistici, ma danneggia anche il delicato equilibrio ambientale della zona, già minacciato da attività industriali.
Oltre alla denuncia del responsabile dell’impresa, i lavori di controllo e monitoraggio continuano a fondo. Le forze dell’ordine hanno dichiarato che l’azione di vigilanza non si limita a questo episodio: sarà mantenuta alta l’attenzione su tutte le aree sottoposte a specifici vincoli ambientali. Il loro obiettivo principale è quello di evitare che situazioni simili possano ripetersi, tutelando il patrimonio naturale e l’integrità paesaggistica del territorio.
Vigilanza e controllo: l’impegno della Guardia di Finanza
Il Comparto Aeronavale del Corpo della Guardia di Finanza ha reso noto che l’azione di monitoraggio e controllo sarà intensificata. L’agenzia si attiene a un protocollo rigoroso per la protezione dell’ambiente e delle aree designate come di particolare pregio e sensibilità . Secondo quanto riportato in una recente nota ufficiale, la Guardia di Finanza svolge questo lavoro non solo per garantire la legalità , ma anche per preservare le bellezze naturali che caratterizzano il nostro Paese.
Le operazioni di sequestro, come quella avvenuta a Chieti, segnano un passo importante nel contrasto ai reati contro l’ambiente e evidenziano l’importanza della cooperazione tra enti pubblici nella lotta all’abusivismo. La consapevolezza del valore del patrimonio naturale deve creare un deterrente efficace contro l’exploitation irriguardoso delle risorse. La posizione di vigilanza continua delle forze di polizia è quindi fondamentale per garantire che tali violazioni non rimangano impunite.