Sergio Costa: Urgenti bonifiche per la Terra dei Fuochi

Sergio Costa: Urgenti bonifiche per la Terra dei Fuochi

Sergio Costa, durante un convegno a Napoli, sottolinea l’urgenza di affrontare l’emergenza ambientale e sanitaria nella Terra dei Fuochi, evidenziando la necessità di collaborazione tra istituzioni e investimenti per le bonifiche.
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Sergio Costa: Urgenti bonifiche per la Terra dei Fuochi - Gaeta.it

L’emergenza ambientale e sanitaria che attanaglia la Terra dei Fuochi è un tema che non può più essere ignorato. Durante un convegno tenutosi a Napoli, Sergio Costa, attuale vicepresidente della Camera e già ministro dell’ambiente, ha messo in luce la necessità di affrontare con urgenza questa crisi. Ha parlato di opportunità di finanziamento, ma soprattutto dell’importanza di unire le forze tra le varie istituzioni.

La situazione della Terra dei Fuochi

La Terra dei Fuochi, un’area che abbraccia diversi comuni campani, è stata martoriata da anni di abusivismo e sversamenti illegali di rifiuti tossici. Un degrado ambientale che ha avuto conseguenze dirette sulla salute dei residenti, con un incremento preoccupante di malattie respiratorie e tumori.

Costa ha descritto un quadro allarmante: i comuni di Giugliano in Campania, Qualiano e Castel Volturno, tra gli altri, sono stati gravemente compromessi. Le risorse necessarie per le bonifiche, che si aggirano intorno a centinaia di milioni di euro, sono già disponibili grazie ai fondi nazionali ed europei. È tempo di passare dalle parole ai fatti. Le indagini sulla situazione attuale sono state completate, e ora è fondamentale agire.

L’importanza della collaborazione tra istituzioni

Un altro punto cruciale sollevato da Costa è la necessità di una sinergia tra le istituzioni.

La cooperazione tra enti locali, regionali e nazionali è vitale per il successo delle operazioni di bonifica. I dati raccolti dai carabinieri forestali sono stati determinanti per comprendere l’entità del problema. Ogni ente, dai comuni alle autorità regionali e nazionali, deve fare la propria parte. Costa ha sottolineato l’importanza di sostenere il commissario Vadalà, figura chiave nella supervisione delle operazioni di risanamento. E ha avvertito: non possiamo più rimandare. I 70 milioni di euro già stanziati non bastano; servono ulteriori investimenti per coprire l’intero fabbisogno e avviare un intervento efficace.

Crescente consapevolezza e urgenza di interventi sanitari

Un aspetto interessante emerso dal discorso di Costa è il cambiamento nella percezione delle istituzioni riguardo a questa emergenza.

C’è stata un’inversione di tendenza: il negazionismo che ha caratterizzato il passato sembra finalmente allentarsi. Oggi, le autorità riconoscono l’urgenza di affrontare non solo le bonifiche ambientali, ma anche i gravi problemi sanitari che affliggono oltre un milione di residenti in queste aree. Tra le proposte avanzate da Costa, spicca l’idea di attivare screening sanitari precoci e gratuiti per gli abitanti, un passo fondamentale per prevenire malattie gravi legate all’inquinamento. Questa iniziativa potrebbe rappresentare un cambiamento decisivo nella tutela della salute delle comunità locali.

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