Sergio Mattarella: intervento di impianto del pacemaker all'ospedale Santo Spirito di Roma

Sergio Mattarella: intervento di impianto del pacemaker all’ospedale Santo Spirito di Roma

Il presidente Sergio Mattarella ha subito un intervento per l’impianto di un pacemaker, evidenziando l’importanza della tecnologia medica nel trattamento delle disfunzioni cardiache e il rapido recupero post-operatorio.
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha subito un intervento programmato per l'impianto di un pacemaker a Roma, continuando a svolgere le sue normali attività. Il pacemaker è un dispositivo che regola il battito cardiaco, utilizzato in caso di bradicardia o aritmie. L'intervento è poco invasivo, richiede anestesia locale e comporta un breve ricovero. Dopo l'operazione, i pazienti possono generalmente - Gaeta.it

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha recentemente subito un intervento programmato per l’impianto di un pacemaker presso l’ospedale Santo Spirito di Roma. Durante questa giornata, il Capo dello Stato ha continuato a svolgere le sue normali attività, segnalando l’importanza di tale operazione per la sua salute.

cos’è un pacemaker e come funziona

Un pacemaker è un dispositivo elettronico utilizzato per regolare il battito cardiaco. Le sue dimensioni sono simili a quelle di una monetina ed è progettato per essere impiantato sotto la pelle, generalmente a livello del torace. Il dispositivo è dotato di una batteria con una durata che varia tra i sette e i dieci anni e sono disponibili in diverse tipologie, ciascuna con specifiche funzionalità. L’operazione prevede l’inserimento di elettrocateteri che inviano piccole scariche elettriche alle camere cardiache, attivando il battito cardiaco quando necessario.

storicità dell’impianto di pacemaker

L’impianto di un pacemaker avviene solitamente nei casi in cui il paziente presenta sintomi di bradicardia – un battito cardiaco anormalmente lento – o arrhythmie, condizioni che possono comportare l’interruzione di un ritmo cardiaco regolare. Il primo intervento di questo tipo risale agli anni ’50, quando un cardiochirurgo a Stoccolma impiantò un pacemaker in un uomo di 48 anni, affetto da svenimenti frequenti dovuti a un ritmo cardiaco lento.

la procedura di impianto del pacemaker

Oggi, il processo di impianto di un pacemaker è molto meno invasivo rispetto ai primi interventi. Attualmente, le dimensioni del dispositivo sono leggermente più grandi di quelle di un quadrante di orologio da polso, e l’intervento viene svolto in anestesia locale, richiedendo circa 30-40 minuti. La procedura è eseguita da una squadra di medici esperti e, in genere, il paziente viene dimesso dopo un breve periodo di ricovero che va dai due ai tre giorni.

Le complicanze associate all’intervento sono estremamente rare, con tassi inferiori all’1%. Nella maggior parte dei casi, il paziente non corre rischi significativi dopo l’impianto. Il protocollo post-operatorio prevede un periodo di riposo di sei ore a letto, al termine del quale viene eseguita una radiografia del torace per controllare la corretta posizione del dispositivo.

recupero e ritorno alla quotidianità

Immediatamente dopo l’intervento di impianto del pacemaker, il paziente deve seguire alcune indicazioni mediche. Normalmente, dopo sei ore di riposo, può ricevere la visita di controllo e, in caso di nessuna complicazione, è possibile che venga dimesso già il giorno successivo. La ripresa delle attività quotidiane è solitamente rapida e i pazienti possono tornare a casa con raccomandazioni specifiche riguardo all’attività fisica e ai controlli futuri.

Le informazioni assicurate dal Policlinico Gemelli evidenziano che, in generale, i pazienti possono riprendere le loro normali abitudini senza particolari difficoltà dopo il ricovero. Viene raccomandato, però, di seguire le linee guida e i controlli periodici per garantire un monitoraggio adeguato della salute del cuore.

L’intervento di Sergio Mattarella sottolinea l’importanza della tecnologia medica e dei progressi compiuti nel trattamento delle disfunzioni cardiache.

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