Sergio Notarnicola: un grande del calcio alessandrino scompare a pochi giorni dal 90° compleanno

Sergio Notarnicola: un grande del calcio alessandrino scompare a pochi giorni dal 90° compleanno

Sergio Notarnicola, ex portiere dell’Alessandria e icona del calcio degli anni ’50, è scomparso a pochi giorni dal novantesimo compleanno, lasciando un’eredità indelebile nel cuore dei tifosi.
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Sergio Notarnicola: un grande del calcio alessandrino scompare a pochi giorni dal 90° compleanno - Gaeta.it

Sergio Notarnicola, ex portiere dell’Alessandria e figura emblematiche nel calcio degli anni ’50, è venuto a mancare a dieci giorni dal suo novantesimo compleanno. La sua carriera, contraddistinta da momenti leggendari e da una forte connessione con la sua città, lascia un vuoto nella memoria dei tifosi e degli appassionati di calcio.

Un’eredità indelebile nel calcio alessandrino

Notarnicola, originario di Roma, è stato un simbolo della squadra dei Grigi. Con la maglia grigia ha difeso la porta dell’Alessandria per quattro stagioni, contribuendo a rendere il club parte della storia del calcio italiano. La sua presenza in Serie A negli anni ’50 rappresenta un periodo di gloria, tanto che è ricordato affettuosamente dai tifosi. Il 27 febbraio, in occasione del suo compleanno, la celebrazione è stata un modo per onorare il suo legame con i colori che ha indossato con orgoglio.

La notizia della sua scomparsa è stata condivisa dalla figlia Tiziana, che ha ricoperto il padre con parole di affetto, evidenziando il suo ruolo fondamentale nella vita familiare e comunitaria. Notarnicola non era solo un atleta, ma un punto di riferimento per tutti coloro che lo conoscevano.

I primi passi e l’arrivo negli Stati Uniti

La carriera di Notarnicola iniziò nelle piccole squadre dilettantistiche della sua nativa Roma, prima di intraprendere un viaggio che lo portò fino negli Stati Uniti, dove si unì ai Brooklyn Italians. Qui, il portiere si distinse anche con la Nazionale USA, segnando una tappa significativa della sua carriera.

Tuttavia, il richiamo del calcio italiano si rivelò irresistibile. Nel 1957, il Torino lo accolse nel suo organico, prima di trasferirlo nell’ottobre del 1958 all’Alessandria, dove il suo nome divenne sinonimo di grandezza. Questo trasferimento segnò una vera e propria svolta nel suo percorso calcistico, permettendogli di mettersi in evidenza a livello nazionale.

Un debutto indimenticabile e una carriera da protagonista

Il debutto in Serie A è un momento che ogni atleta sogna. Per Notarnicola, il 19 ottobre 1958 rappresentò una data storica. Nella partita Milan-Alessandria, il portiere si distinse parando un rigore calciato da Nils Liedholm, un grande del calcio rossonero, rendendo il suo nome leggendario tra gli appassionati. Questo gesto lo consacrò nel cuore dei tifosi e nei libri di storia del calcio alessandrino.

Anche dopo la retrocessione nel 1960, Notarnicola rimase fedele all’Alessandria, continuando a difendere i pali e a lottare per la squadra per altre tre stagioni. La sua carriera continuò anche in altre squadre, come Foggia e Piacenza, ma l’Alessandria rappresentava, e continuerà a rappresentare, una parte fondamentale della sua identità.

Il ritorno a casa e l’impatto duraturo

Una volta appesi i guanti al chiodo, Notarnicola decise di tornare ad Alessandria, la città che lo aveva accolto e che aveva amato profondamente. Qui intraprese una nuova carriera come commerciante, mantenendo sempre un legame speciale con il mondo del calcio e con i colori della sua squadra.

La scomparsa di Sergio Notarnicola segna un momento triste per il calcio italiano, con un altro grande protagonista che lascia il palcoscenico. Il suo ricordo vive nei cuori di chi ha avuto il privilegio di vederlo giocare e di chi ha condiviso con lui una passione per il calcio che trascende il tempo. Alessandria piange il suo portierone, un simbolo indimenticabile della sua storia calcistica.

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