"Settimana della Prevenzione" all'Istituto San Michele: i consigli per un invecchiamento attivo e sano

“Settimana della Prevenzione” all’Istituto San Michele: i consigli per un invecchiamento attivo e sano

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La solitudine è uno dei principali problemi che affliggono gli anziani. Secondo i dati ISTAT, la speranza di vita in Italia ha raggiunto gli 83,1 anni, con un aumento di 6 mesi rispetto agli anni precedenti. Le regioni con il tasso di longevità più alto sono la Liguria, mentre la Campania presenta il tasso più basso. È stato dimostrato che gli anziani che vivono in comunità conservano meglio la memoria e soffrono meno di depressione rispetto a coloro che vivono in casa con una badante. Nei piccoli centri, la presenza di relazioni sociali attive migliora la qualità della vita e favorisce il benessere psicofisico.

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Settimana della prevenzione: un modello da seguire

All’Istituto San Michele di Roma si sta svolgendo la “Settimana della Prevenzione”, un evento che permette agli anziani di incontrare esperti come psicologi, andrologi, ginecologi e avvocati per discutere strategie volte a promuovere un invecchiamento sano. Questo evento, organizzato in collaborazione con Road to Green e Consumerismo, evidenzia quanto sia importante il supporto sociale per mantenere un elevato livello di benessere nella terza età.

Come mantenere attiva la mente e il corpo

Un fattore chiave per vivere bene la terza età è mantenere una mente attiva. Gli esperti raccomandano di impegnarsi in attività che stimolano il cervello, come le parole crociate, i giochi di carte o guardare un film. Inoltre, interagire con altre persone migliora il benessere psicologico e riduce il rischio di isolamento.

Comprendere i segnali del decadimento cognitivo

Il decadimento cognitivo è una delle principali preoccupazioni per gli anziani. Esistono test come il Mini Mental Status Exam (MMSE), che possono rilevare i primi segnali di decadimento cerebrale lieve. Il Dott. Piero Petrini, specialista in psichiatria e neurologia, spiega che le persone con questo tipo di disturbi spesso non ricordano date importanti, come i compleanni. Tuttavia, il decadimento può colpire anche i più giovani e non è sempre prevenibile con uno stile di vita sano.

I tre consigli per una vita serena in età avanzata

  1. Socializzare: stare con gli altri aiuta a prevenire il senso di isolamento e migliora la qualità della vita.
  2. Esercitare la mente: partecipare a giochi mentali, come le parole crociate, mantiene il cervello attivo e reattivo.
  3. Bere molta acqua: mantenersi idratati e assumere le giuste vitamine (B, C, D ed E) è fondamentale per la salute.

La testimonianza di Annamaria: il segreto della longevità

Durante la “Settimana della Prevenzione”, abbiamo avuto il piacere di incontrare la signora Annamaria, residente dell’Istituto San Michele. A 89 anni, Annamaria è ancora piena di vita, grazie alla sua passione per le parole crociate, il cinema e il gioco delle carte. La sua ricetta per la longevità? Stare con gli amici e non isolarsi mai.

L’uso dei social: un rischio per gli anziani

L’uso dei social network è sconsigliato agli anziani. Il Dott. Petrini avverte che, sebbene i contatti telefonici siano utili, l’uso costante dei social può portare all’isolamento e aumentare il rischio di cadere in truffe o fake news. Gli anziani dovrebbero limitare l’uso dei social e preferire i contatti reali per mantenere il benessere psicologico.

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