Settore apistico lucano nel 2024: gravi rischi per le aziende a causa del clima

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Settore apistico lucano nel 2024: gravi rischi per le aziende a causa del clima - Fonte: Ansa | Gaeta.it

L'annata 2024 si preannuncia critica per il settore apistico in Basilicata, con preoccupazioni espresse da Coldiretti riguardo all'impatto di condizioni meteorologiche avverse come la siccità e gli sbalzi termici. La situazione è allarmante e potrebbe influire negativamente sull'esistenza di molte aziende apistiche nella regione. Analizziamo in dettaglio le problematiche affrontate dagli apicoltori lucani e le conseguenze derivanti da questa emergenza climatica.

problematiche meteorologiche e i loro effetti

siccità e sbalzi termici

La Coldiretti Basilicata ha sottolineato che la regione sta vivendo una "siccità incredibile", un fenomeno che ha colpito in modo significativo diverse aree agricole. Questo fenomeno, insieme a forti sbalzi termici, rappresenta una vera e propria minaccia per gli apicoltori. La mancanza di acqua pubblica e l'innalzamento delle temperature sono fattori chiave che riducono la disponibilità di fiori, indispensabili per la produzione di miele. Gli apicoltori lucani si trovano in una situazione dove i loro raccolti di miele si avvicinano allo zero, incapaci di soddisfare nemmeno le esigenze basilari delle loro aziende.

perdita delle produzioni

Da quanto riportato, le produzioni di miele in Basilicata sono state drasticamente ridotte, con alcune aziende che non hanno registrato alcuna produzione nel corso della stagione. Questo scenario è il risultato diretto degli eventi climatici estremi che hanno influenzato le fioriture e, di conseguenza, la produttività. La fascia temporale in cui le api devono raccogliere nettare è stata accorciata, rendendo difficile per gli apicoltori mantenere la loro attività.

crisi economica per gli apicoltori

impatto sui prezzi

L'adeguamento delle produzioni ha inevitabilmente portato a un abbassamento consistente dei prezzi del miele. Questo calo è allarmante, poiché non solo influisce sul reddito degli apicoltori, ma mette anche a rischio l'intero settore. Se il processo di riduzione dei raccolti e dei prezzi dovesse continuare, la sostenibilità economica delle aziende apistiche potrebbe diventare insostenibile.

rischio di chiusura delle aziende

La Coldiretti ha espresso preoccupazione sul fatto che, se la situazione non migliora, molte aziende potrebbero trovarsi costrette a chiudere entro la fine dell'anno o nel 2025. Il rischio non è solo per i produttori di miele, ma anche per l'ecosistema agricolo locale e per l'occupazione nella regione. Gli apicoltori ricoprono un ruolo fondamentale nell'impollinazione delle colture, quindi la loro eventuale scomparsa avrebbe ripercussioni dirette sulla produzione agricola lucana.

alla ricerca di soluzioni

bisogno di interventi

L'emergenza climatica che ha colpito il settore apistico richiede risposte tempestive e coordinate. Le istituzioni devono attivarsi per fornire supporto agli apicoltori, non solo con interventi economici, ma anche con programmi di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici e sulle pratiche agricole sostenibili. È fondamentale che la comunità apistica si unisca per affrontare questo problema e trovare modi per adattarsi alle nuove condizioni ambientali.

futuro del settore

Il settore apistico lucano, sebbene affronti sfide senza precedenti, può ancora trovare delle soluzioni per preservare le sue tradizioni e la sua produzione. È cruciale che le politiche agricole future siano orientate alla sostenibilità, con investimenti in ricerca e innovazione per fronteggiare il cambiamento climatico. Solo attraverso un impegno collettivo e risoluto sarà possibile garantire un futuro a lungo termine per l'apicoltura in Basilicata e per le comunità che ne dipendono.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Sara Gatti

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