Il settore tessile, abbigliamento e calzature delle Marche si trova di fronte a una crisi crescente, nonostante il recente incontro con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Durante la riunione, a cui hanno partecipato anche delegazioni marchigiane, sono emerse preoccupazioni serie riguardo al futuro di un comparto fondamentale per l’economia della regione. L’analisi di Maurizio Tritarelli, Presidente Cna Macerata e imprenditore del settore, evidenzia la necessità di interventi urgenti per evitare un ulteriore deterioramento della situazione.
Dati preoccupanti sull’export del settore
Un calo significativo
L’analisi degli ultimi dati sull’export del settore tessile, abbigliamento e calzature nelle Marche ha rivelato un calo del 5,7%. Questo segnale mette in allerta le imprese locali, già messe a dura prova dalla pandemia e da una crescente concorrenza internazionale. I numeri non lasciano spazio a interpretazioni ottimistiche: le aziende marchigiane, che hanno fatto della qualità e dell’innovazione i loro punti di forza, si troveranno a dover affrontare sfide senza precedenti.
Impatto sul mercato del lavoro
Il calo delle esportazioni non si traduce solo in una crisi economica per i produttori, ma avrà anche gravi ripercussioni sul mercato del lavoro. Migliaia di posti di lavoro sono a rischio, con inevitabili conseguenze per le famiglie e il tessuto sociale della regione. Tritarelli fa notare che l’assenza di misure di supporto adeguate potrebbe portare al collasso definitivo di un settore che rappresenta l’orgoglio del Made in Italy.
Richiesta di misure urgenti da parte delle istituzioni
Il pacchetto di interventi
Per affrontare questa crisi, Cna Macerata ha presentato al ministro un pacchetto di misure urgenti. Tra le proposte figurano un credito d’imposta strutturale, un consistente taglio del 50% sugli oneri fiscali, un aumento dei finanziamenti per la transizione green e digitale e infine una moratoria sui mutui. Questi interventi sono ritenuti cruciali per il mantenimento della competitività delle aziende marchigiane nel panorama globale e per garantire un futuro ai lavoratori del settore.
La necessità di un intervento regionale
Tritarelli ha sottolineato l’importanza che anche le istituzioni regionali prendano parte attivamente nel sostenere il comparto. Se il governo centrale non è in grado di impegnare risorse adeguate, è fondamentale che la REGIONE MARCHE si faccia carico della situazione, proponendo misure immediate e tangibili per garantire la sopravvivenza delle imprese. L’appello a risorse certe e decisioni rapide è rivolto a tutte le istituzioni, affinché non si perda altro tempo mentre gli operatori del settore continuano a soffrire.
Scelte coraggiose e tempestivitÃ
Urgenza di una risposta politica
La fase attuale richiede scelte coraggiose e una risposta tempestiva da parte della politica. Secondo Tritarelli, è essenziale che la Regione e il governo centrale ascoltino le esigenze di un comparto in profonda crisi. L’attesa e l’indecisione potrebbero condurre a situazioni irreversibili, in cui intere filiere produttive rischiano di scomparire. La necessità di un’azione immediata è quindi non solo auspicabile, ma urgente per prevenire un disastro economico e sociale.
Il futuro del settore
Il comparto tessile, abbigliamento e calzature non rappresenta solo un’importante fonte di occupazione, ma è anche parte dell’identità culturale delle Marche. La sua salvaguardia è fondamentale non solo per la prosperità economica, ma anche per il mantenimento di una tradizione artigianale che ha reso il Made in Italy famoso nel mondo. La crisi attuale richiede un impegno collettivo e una strategia lungimirante affinché le imprese possano non solo sopravvivere, ma anche prosperare nei prossimi anni.