L’industria turistica degli Stati Uniti potrebbe affrontare perdite devastanti pari a 64 miliardi di dollari entro il 2025. Questa situazione è il risultato combinato di una flessione nei viaggi internazionali e di una diminuzione della spesa per i viaggi interni, aggravata dalle politiche adottate dall’amministrazione Trump. I dati sono stati forniti da Tourism Economics, una nota società di ricerca che ha analizzato l’impatto delle attuali condizioni economiche e politiche sul settore.
Calo dei viaggi internazionali e nazionali
Uno studio di Tourism Economics ha evidenziato una prevista riduzione del 5% nei viaggi internazionali verso gli Stati Uniti. Al contempo, i viaggi interni stanno subendo l’impatto di un rallentamento della crescita del reddito e di un aumento dei prezzi, fattori che disincentivano gli americani a spendere per viaggi. Rispetto al febbraio 2024, si è registrato un calo del 2% nei viaggi in entrata negli Stati Uniti, con i visitatori canadesi, tradizionalmente il gruppo di turisti più numeroso, che hanno ridotto drasticamente i loro viaggi verso il paese.
Recenti statistiche evidenziano un crollo del 23% nell’ingresso di veicoli canadesi negli Stati Uniti, secondo quanto riportato da Statistics Canada. Si tratta di un dato allarmante che suggerisce una crescente difficoltà nel mantenere il flusso di turisti nordamericani.
Effetti sulla provenienza dei turisti europei
La situazione non è migliore per i visitatori provenienti dall’Europa occidentale, dove il numero di viaggi è diminuito dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Danimarca ha registrato un calo del 6% nei viaggi verso gli Stati Uniti. Gli esperti sottolineano che il cambiamento nei sentimenti nei confronti degli Stati Uniti, influenzato dalle recenti politiche doganali e dalla situazione geopolitica in Europa, gioca un ruolo cruciale nel ridurre l’attrattiva turistica. In questo contesto, si prevede che i dati di Tourism Economics possano fornire una visione chiara delle ripercussioni che le decisioni governative hanno sulla reputazione internazionale del paese.
Preoccupazioni per la politica turistica
Il rapporto mette in evidenza che la stagnazione nella crescita dei viaggi sta riflettendo sentiment negativi anche all’interno delle politiche turistiche statunitensi. Le misure adottate dalla nuova amministrazione, unite alle conseguenze della guerra economica, stanno avendo ripercussioni sulla scelta dei turisti di visitare gli Stati Uniti. Se non si adottano misure correttive, il calo previsto dei viaggi potrebbe consolidarsi, con impatti a lungo termine sul settore.
Le aziende e le agenzie devono prepararsi a questa nuova realtà e a un’eventuale riduzione del numero di visitatori. Questi sviluppi richiederanno una riflessione e, probabilmente, un cambiamento strategico da parte degli operatori del settore turistico americano per affrontare le nuove sfide poste da un contesto economico globale instabile.