Settori chiave del Made in Italy: la Blue economy e la nautica al centro della conferenza di Brindisi

Settori chiave del Made in Italy: la Blue economy e la nautica al centro della conferenza di Brindisi

Il ministro Urso evidenzia il ruolo strategico della Blue economy e della nautica per il Made in Italy, presentando nuove politiche industriali e l’importanza del Salone Nautico di Genova.
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Il ministro Adolfo Urso ha evidenziato, durante una conferenza a Brindisi, l'importanza del Made in Italy, focalizzandosi sulla Blue economy e sulla nautica da diporto come settori strategici per l'economia nazionale. Il nuovo Libro bianco identifica sei settori chiave per il futuro, mentre il Salone Nautico di Genova rappresenta un evento cruciale per il mercato nautico globale. La conferenza ha sottolineato la necessità - Gaeta.it

Il Made in Italy continua a essere un punto di forza per l’economia nazionale. Durante una conferenza tenutasi a Brindisi, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato i progressi nella politica industriale del Paese, focalizzandosi in particolare sulla Blue economy e sulla nautica da diporto. Questi settori non solo rafforzano l’immagine dell’Italia nel mondo, ma sono anche considerati strategici per lo sviluppo futuro.

I pilastri del Made in Italy: il nuovo Libro bianco

Nella sua prima esperienza al governo, il ministro Urso ha parlato dei pilastri del Made in Italy, indicati come le “4A”. Tuttavia, con il recente Libro bianco, è emersa l’identificazione di ulteriori sei settori di primaria importanza che rientrano nella cosiddetta “Serie A” dell’economia italiana. La Blue economy, che comprende attività legate al mare, alla pesca sostenibile e al turismo nautico, è uno di questi settori. Questa visione amplia l’orizzonte della politica industriale, mirando a un’integrazione delle risorse marine nel tessuto economico nazionale.

Urso ha sottolineato l’importanza di valorizzare queste industrie, indicando che il governo è impegnato nella creazione di strategie che supportino tali specificità economiche. L’attenzione alla Blue economy potrebbe rappresentare un cambio di passo, in quanto pone il mare e le sue potenzialità come asset fondamentale per l’industria.

Il riconoscimento del settore nautico

Durante la conferenza, il vicepresidente di Confindustria Nautica, Alessandro Gianneschi, ha ringraziato il ministro Urso per il riconoscimento dell’importanza del settore. Gianneschi ha rimarcato come il lavoro svolto dall’associazione nazionale di categoria sia cruciale per il rafforzamento di questa industria. Egli ha espresso soddisfazione per il sostegno governativo e ha messo in evidenza l’importanza di costruire su queste basi un’alleanza strategica che coinvolga i diversi attori della nautica.

Andrea Razeto, presidente de I Saloni Nautici, ha poi aggiunto che il Salone Nautico Internazionale di Genova, un punto di riferimento a livello globale, rappresenta un tassello fondamentale della filiera nautica. Razeto ha insistito sulla necessità di concentrare i fondi pubblici sulla fiera nazionale di riferimento, evitando dispersioni che possano compromettere il potenziale di crescita delle diverse filiere.

Il Salone Nautico di Genova: un evento storico

Il Salone Nautico Internazionale di Genova, in programma dal 18 al 23 settembre 2025, celebra i suoi 65 anni di attività. Questo evento, che ha sempre avuto un ruolo significativo nello sviluppo del mercato nautico, offre una piattaforma di scambio e promozione per le aziende del settore. La fiera accoglie espositori e visitatori da tutto il mondo, confermando così il suo status di punto di riferimento nell’industria nautica globale.

L’importanza di questa manifestazione si riflette anche nel futuro con la prossima edizione del SNIM, Salone Nautico di Puglia, che si terrà a Brindisi dal 9 al 13 ottobre. Occasione che segnerà un nuovo capitolo per la nautica italiana, dove eventi come quelli di Genova possono fungere da esempio per stimolare il mercato locale, favorendo il networking e la collaborazione tra le diverse realtà del settore.

In un contesto internazionale sempre più competitivo, la Blue economy e la nautica da diporto emergono come settori vitali per l’eccellenza del Made in Italy. La conferenza di Brindisi ha messo in luce le strategie necessarie per promuovere e sostenere queste aree, sottolineando il potere economico e simbolico che queste industrie possono avere per l’intero Paese.

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