La situazione dei centri di emergenza abitativa a Milano continua a suscitare preoccupazioni tra i politici locali. Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia e già vicesindaco della città , ha recentemente sollevato un allerta riguardante un insediamento abusivo sorto nella periferia milanese. Questo articolo esplorerà le circostanze riguardanti la nuova baraccopoli e le richieste formulate al Comune.
La nascita dell’insediamento abusivo
L’area in questione si trova in via Pestagalli, accanto alla linea ferroviaria tra Viale Ungheria e Corvetto. Da alcune settimane, si è constatato un aumento della presenza di baracche, con una tenda che, secondo De Corato, si sarebbe trasformata in una costruzione in legno nel giro di quindici giorni. L’analisi visiva della zona ha evidenziato la presenza di un passeggino, suggerendo la possibile presenza di bambini. Queste osservazioni sono particolarmente preoccupanti, considerando i rischi connessi alla vita in tali condizioni, sia per gli adulti che per i minori.
L’insediamento risulta essere su un terreno di proprietà comunale, il che solleva interrogativi nei confronti della gestione del suolo pubblico e della legge. Non è la prima volta che quest’area affronta problemi simili; circa dieci anni fa, era diventata sede di una baraccopoli con oltre 150 persone, infine sgomberata dopo un incendio che aveva distrutto le strutture precarie costruite dagli occupanti. La storia del luogo mette in evidenza il bisogno di affrontare la questione dei senza fissa dimora in modo più efficace e con soluzioni durature.
Richieste di intervento al Comune
Il deputato De Corato ha espresso chiaramente la sua preoccupazione sul tema, sollecitando un intervento diretto da parte del Comune per rimuovere questa nuova realtà abitativa. Tra le richieste principali ci sono lo sgombero immediato dell’area, l’abbattimento delle strutture fatiscenti e l’implementazione di misure di sicurezza, come la chiusura del cancello d’accesso. In tal modo, De Corato punta a prevenire future occupazioni e garantire che l’area non diventi nuovamente teatro di abusi.
Un elemento chiave della richiesta è l’inclusione dei Servizi Sociali nel processo di sgombero. È fondamentale garantire la tutela dei minori eventualmente presenti nell’insediamento, così da monitorare la loro situazione e offrire sostegno. L’appello di De Corato sottolinea l’urgenza di un approccio coordinato che non solo affronti il problema della sicurezza pubblica, ma che si prenda cura delle persone vulnerabili coinvolte.
La sfida della gestione degli insediamenti abusivi
La gestione degli insediamenti abusivi è un tema complesso e spesso controverso in città come Milano, dove la domanda abitativa è alta e le risorse disponibili sono limitate. Le autorità locali devono affrontare non solo la necessità di mantenere l’ordine pubblico, ma anche il dovere di proteggere i diritti dei più vulnerabili. Le operazioni di sgombero possono generare tensioni e destare preoccupazioni per la sorte degli occupanti.
Le esperienze passate con insediamenti simili evidenziano l’importanza di sviluppare un piano a lungo termine che consideri sia il diritto alla casa sia la sicurezza dei residenti. Governare questa realtà richiede non solo azioni immediate, ma anche una visione strategica capace di affrontare i problemi strutturali alla base dell’emergenza abitativa, tenendo sempre in primo piano le esigenze delle comunità interessate.
Ultimo aggiornamento il 10 Novembre 2024 da Sara Gatti