Si conclude il 68° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia: un successo di partecipazione e programmazione

Si conclude il 68° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia: un successo di partecipazione e programmazione

Concluso il 68° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, con oltre 1.500 partecipanti, si sono discussi temi cruciali come l’obbligatorietà dell’iscrizione all’albo e la riforma del Testo Unico sull’edilizia.
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Si conclude il 68° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia: un successo di partecipazione e programmazione - Gaeta.it

Nella giornata di oggi, si sono ufficialmente conclusi i lavori del 68° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, un evento caratterizzato da una significativa partecipazione e da un intenso dibattito intorno al futuro della professione ingegneristica. Durante il congresso, sono stati presentati i risultati dei gruppi di lavoro operanti all’interno del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. I delegati degli ordini territoriali hanno avuto l’opportunità di contribuire attivamente a discussioni cruciali, portando alla luce proposte per l’anno venturo.

Un bilancio positivo del congresso

Angelo Domenico Perrini, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha espresso grande soddisfazione per l’andamento dell’evento, definendolo un “grande successo”. L’ottima organizzazione dei presidenti degli Ordini di Grosseto e Siena, Enrico Romualdi e Francesco Gaudini, è stata festeggiata, così come l’alta partecipazione, con circa 1.500 delegati presenti. Durante il congresso, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi su vari temi, contribuendo con idee e suggerimenti. Tali contributi sono stati inclusi nel documento programmatico definitivo, che delineerà le principali linee guida per le attività istituzionali del CNI nel prossimo anno.

Obbligatorietà dell’iscrizione all’albo professionale

Uno dei punti cardine del documento programmatico approvato riguarda l’obbligatorietà dell’iscrizione all’albo per tutti gli ingegneri. I membri del CNI continueranno a battersi affinché anche coloro che esercitano la professione in forme non convenzionali siano obbligati a iscriversi all’albo. Questo aspetto è ritenuto cruciale per garantire la sicurezza della collettività e la professionalità in un settore che riveste un ruolo fondamentale nella protezione dei diritti dei cittadini e nella salvaguardia della sicurezza pubblica.

Interventi sul codice dei contratti pubblici

Il CNI ha manifestato l’intenzione di impegnarsi attivamente presso le istituzioni competenti, in particolare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per proporre emendamenti al Codice dei contratti pubblici. Tra le questioni sollevate, vi è la necessità di rimuovere le discrepanze normative che attualmente ostacolano l’accesso alle procedure di affidamento per i servizi di ingegneria e architettura. Tra gli obiettivi specifici delineati vi è anche la necessità di limitare l’uso di appalti integrati e subappalti a cascata, oltre a rendere più chiari i processi di revisione dei prezzi.

Affermazioni sull’equo compenso

Il tema dell’equo compenso è stato un altro argomento rilevante del Congresso, con il CNI che ha ribadito la necessità di applicare le disposizioni della Legge 21 aprile 2023, n. 49. Questo implica che i compensi per le attività professionali non debbano essere soggetti a ribassi e che il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa debba basarsi su valutazioni qualitative piuttosto che su questioni di prezzo. Tali principi saranno monitorati rigorosamente, in quanto ritenuti essenziali per garantire una protezione adeguata per i professionisti, in particolare nei confronti dei grandi committenti.

Riforma del testo unico sull’edilizia

Un’altra tematica discussa è stata la revisione del Testo Unico sull’edilizia, considerata ormai non più rinviabile. Il CNI ha sottolineato l’importanza di allineare la legislazione alle esigenze di semplificazione e razionalizzazione del settore, al fine di promuovere uno sviluppo urbano sostenibile. Questo approccio è orientato verso pratiche che riducano il consumo di suolo e favoriscano modelli di rigenerazione urbana.

Formazione e aggiornamento professionale

La questione della formazione universitaria è emersa come prioritaria, con il CNI che propone una riorganizzazione dei percorsi accademici. L’obiettivo è quello di consentire una abilitazione immediata all’esercizio della professione per chi consegue una laurea magistrale, previa esperienza di tirocinio. Per questo motivo, si prevede una riscrittura sostanziale delle normative attuali. Inoltre, il CNI intende promuovere un’offerta formativa adeguata e aggiornata, in grado di rispondere alle esigenze specifiche di ogni territorio.

Evoluzione delle procedure elettorali

Il Congresso ha anche trattato la revisione del regolamento elettorale per il rinnovo dei Consigli degli ordini. La nuova normativa, volta a garantire la parità di genere e consentire elezioni in modalità telematica, richiederà una serie di aggiornamenti rispetto al Dpr 169/2005. Sarà fondamentale garantire che le modalità elettorali siano aggiornate e uniformate per promuovere una partecipazione più attiva e giusta alle elezioni.

Attenzione all’intelligenza artificiale

Infine, è emersa la necessità di considerare l’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore dell’ingegneria e delle infrastrutture. Il CNI intende seguire da vicino lo sviluppo di competenze specifiche in IA e data science nei percorsi formativi, per preparare i futuri ingegneri a utilizzare al meglio queste tecnologie. Allo stesso tempo, sarà essenziale mantenere un focus su questioni etiche certe, per garantire che l’adozione di questi strumenti avvenga nel rispetto dei principi deontologici.

A conclusione del Congresso, si è svolta una cerimonia di premiazione per i Campionati Nazionali Sportivi 2024 riservati agli ingegneri, seguita dall’annuncio delle città di Ancona e Macerata come ospiti del prossimo 69° Congresso.

Ultimo aggiornamento il 4 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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