Negli ultimi giorni, la stazione ferroviaria di Caluso ha visto un incremento significativi delle misure di sicurezza, in risposta a una serie di eventi preoccupanti. Recenti episodi di violenza avevano creato un clima di tensione tra i pendolari. Il potenziamento del controllo da parte dei carabinieri sembra aver portato un momento di sollievo ai viaggiatori e alla comunità locale, in attesa di una soluzione duratura in merito alla sicurezza.
L’incidente del giovane di Caluso
La situazione a Caluso è culminata martedì pomeriggio, quando un ragazzo di 18 anni, originario del Marocco, ha minacciato un uomo utilizzando un coltello. Questo atto ha destato paura tra i passanti e i pendolari della stazione. La prontezza dei carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente. Durante l’intervento, tuttavia, il giovane ha opposto una resistenza violenta, lanciando una pietra contro un carabiniere e colpendo un altro agente con calci e pugni.
Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha portato all’arresto del ragazzo, con le accuse di minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Il coltello usato per la minaccia è stato sequestrato, contribuendo a riportare un certo ordine nella stazione, dove la preoccupazione tra i pendolari era palpabile. La comunità ha accolto con sollievo l’operato delle forze dell’ordine, ma è chiaro che rimane molto da fare per affrontare le problematiche di sicurezza a lungo termine.
Il degrado e la mancanza di supporto
Benedetto Stori, presidente della sezione di Caluso dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo , ha espresso preoccupazioni che vanno oltre gli episodi di aggressione. Ha evidenziato la presenza di persone in stato di alterazione, che disturbano il transito dei pendolari. Per Stori, la situazione è aggravata da un degrado evidente: cocci di bottiglie di birra e rifiuti abbandonati rendono l’area poco accogliente e percepita come insicura.
Malgrado l’impegno costante della Anc, Stori ha fatto notare che le sue attività sono esclusivamente volontarie e che il supporto delle istituzioni è fondamentale. La convenzione con Rete Ferroviaria Italiana, risalente al 2009, permetteva all’associazione di gestire e presidiare i locali della stazione. Tuttavia, questa convenzione deve essere rinnovata per garantire continuità nella salvaguardia della sicurezza e dei servizi offerti.
Azioni necessarie per una comunità più sicura
La chiusura dei locali della stazione ha privato la comunità di un punto di riferimento importante. La Anc aveva precedentemente lavorato per riqualificare l’area e avevano effettuato lavori di manutenzione, come la tinteggiatura delle pareti e la riparazione dei pavimenti. Questi sforzi avevano dato vita a uno spazio formale di incontro per iniziative legate sia all’Arma che all’Associazione.
Stori ha chiaramente fatto sapere che se non ci sarà un rinnovo della convenzione, la presenza della Anc non sarà sostenibile, soprattutto senza la possibilità di un eventuale canone di affitto. La comunità può solo sperare che le istituzioni rispondano a questa chiamata urgente e offrano la collaborazione necessaria per prevenire situazioni critiche analoghe.
Il cambiamento in questo contesto non può tardare, e l’attenzione alla sicurezza in stazione deve emergere come priorità per le autorità locali. Con l’inverno alle porte e il correlato aumento di viaggiatori, la richiesta di un’azione concreta è più forte che mai. La comunità di Caluso si aspetta di riacquistare la tranquillità perduta, mentre le istituzioni sono chiamate a muoversi rapidamente per garantire un ambiente sereno ai pendolari.
Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Laura Rossi