L’operazione “Mari e Laghi Sicuri 2024” prosegue decisamente lungo il litorale della penisola sorrentina, rappresentando un’interessante iniziativa volta a garantire la sicurezza delle attività professionali e turistiche. L’azione, coordinata dalla direzione marittima di Napoli, si concentra sulla vigilanza in mare e sulla gestione delle spiagge, elementi cruciali per la salvaguardia di una delle località turistiche più affascinanti d’Italia.
Intervento della guardia costiera a Piano di Sorrento
Dettagli dell’operazione
Questa mattina, la guardia costiera di Piano di Sorrento, assieme a quella di Castellammare di Stabia, ha portato a termine un intervento significativo nella località denominata “Silenzio Cantatore”, situata nel Comune di Piano di Sorrento. L’operazione è stata guidata dal comandante Andrea Pellegrino e ha visto il coordinamento con la direzione marittima di Napoli. L’obiettivo principale era quello di liberare uno specchio d’acqua occupato illegalmente da boe, cordami e altri materiali che rappresentavano un rischio per la navigazione.
Il battello veloce GC B157, appartenente alla Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, ha giocato un ruolo cruciale nell’operazione. Sotto la direzione di esperti sottocapo Marco Orazzo e sottocapo Simone Di Ruocco, il battello ha effettuato manovre precise per rimuovere le strutture abusivamente collocate. A bordo, personale dell’ufficio marittimo locale di Piano di Sorrento, guidato dal maresciallo Luigi Di Benedetto, ha coadiuvato l’azione della guardia costiera, dimostrando un alto grado di competenza e professionalità.
Materiali pericolosi recuperati
Durante le operazioni, gli agenti della guardia costiera hanno recuperato numerose boe e circa 50 metri di cordame, tutti materiali potenzialmente dannosi per la sicurezza della navigazione. Tali interventi non solo contribuiscono a mantenere l’ordine pubblico, ma sono vitali anche per la tutela dell’ambiente marino e della bellezza naturale della zona. La rimozione di queste attrezzature abusive rappresenta quindi un passo importante verso una gestione sostenibile delle risorse marittime.
Indagini sulle imbarcazioni non autorizzate
Identificazione degli autori
Oltre alla rimozione di materiali pericolosi, le attività di polizia hanno permesso di identificare i proprietari di alcune imbarcazioni da diporto che occupavano illegittimamente lo specchio d’acqua. Queste imbarcazioni, prive di autorizzazione, sottraevano spazio alla comunità e alle altre imbarcazioni in transito, aggravando la situazione di congestione nei pressi della costa.
Gli identificati sono stati segnalati alle autorità competenti per l’occupazione abusiva, un’azione che sottolinea l’importanza del rispetto delle normative relative alle attività maritime. Tali misure non solo rafforzano la sicurezza, ma rappresentano anche un messaggio chiaro sulla necessità di preservare gli spazi marittimi per l’uso collettivo, promuovendo una cultura di rispetto delle regole.
Area marina protetta e monitoraggi futuri
L’area interessata dall’operazione rientra nella zona B dell’area marina protetta Punta Campanella. Questo è un territorio di particolare pregio ecologico e paesaggistico, che offre una vista mozzafiato sull’arcipelago de Li Galli. Proseguendo con le indagini e i monitoraggi dei fondali marini, la Capitaneria di porto di Castellammare si prepara a intensificare gli sforzi. Saranno valutati anche eventuali interventi subacquei per la rimozione di corpi morti abusivi e altri materiali inquinanti.
Questa strategia di monitoraggio attivo è fondamentale per proteggere e conservare un ecosistema marino che è a rischio di degrado. Le azioni intraprese non sono solo necessarie per garantire la sicurezza dei naviganti, ma sono anche essenziali per la salvaguardia degli habitat naturali, un patrimonio da preservare per le future generazioni.