La recente presentazione della relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza ha tracciato un quadro inquietante delle sfide che l’Italia e il mondo intero stanno affrontando. In un contesto caratterizzato da instabilità e incertezze geopolitiche, il prefetto Vittorio Rizzi, nuovo direttore del DIS, ha illustrato le principali preoccupazioni, assieme a figure chiave del governo e dell’intelligence. I temi trattati spaziano dai conflitti in atto in Gaza e Ucraina, all’analisi delle nuove minacce legate all’intelligenza artificiale.
Instabilità globale e riflessioni nazionali
La relazione ha evidenziato l’importanza di un’analisi attenta dei conflitti internazionali. Rizzi ha sottolineato l’esigenza di mantenere alta l’allerta, non solo per le tensioni in Medio Oriente e in Europa Orientale, ma anche per le dinamiche geopolitiche che affliggono il Mediterraneo e l’Africa. La risposta del governo e dell’intelligence italiana mira a costruire una “squadra” unita che affronti questi rischi con determinazione. Il direttore ha enfatizzato l’obbligo di operare nel rispetto della legalità , facendo riferimento alla Costituzione e alla legge 124/2007, garantendo, di fatto, la libertà e i diritti di tutti i cittadini.
Grazie a un minuto di silenzio in memoria di Nicola Calipari, omicidiato venti anni fa, si è voluto rimarcare l’importanza del sacrificio di chi lavora per la sicurezza del Paese. Mantovano, sottosegretario ai servizi segreti, ha richiamato alla necessità di coltivare uno spirito nazionale forte per affrontare le sfide contemporanee. L’appello è rivolto non solo alle istituzioni, ma all’intera società , affinché venga preservata la professionalità e riservatezza necessarie in queste situazioni.
L’intelligenza artificiale: opportunità e minacce
Uno degli aspetti innovativi della relazione è l’inserto dedicato all’intelligenza artificiale, definita da Rizzi come “il big bang di questo millennio“. Questa tecnologia si presenta come un’arma a doppio taglio: se da un lato offre opportunità straordinarie per migliorare gli strumenti di intelligence, dall’altro porta con sé rischi significativi. Le proiezioni indicano un mercato mondiale dell’IA del valore di circa 407 miliardi di dollari entro il 2027, evidenziando l’importanza strategica di questo settore.
Un punto centrale riguarda il calo previsto del 30% dei lavoratori attivi nei prossimi trent’anni e la crescente disparità economica, con oltre 700 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà . Questi elementi rappresentano criticità profonde che interagiscono con l’adozione delle nuove tecnologie. La sfida sarà quella di equilibrare progresso tecnologico e salvaguardia della sicurezza.
Minacce emergenti: jihadismo e estremismo di destra
La relazione ha esteso l’analisi alle minacce provenienti dal jihadismo e dall’estremismo di destra. Rizzi ha segnalato che il conflitto a Gaza ha avuto un impatto diretto sulla sicurezza in Europa, contribuendo a nove degli dodici attentati avvenuti nel 2024. Le statistiche indicano un raddoppio degli eventi rispetto all’anno precedente, a rimarcare come le tensioni lontane possano avere ripercussioni tali da influenzare direttamente il nostro territorio.
Oltre al jihadismo, sta emergendo un allerta crescente riguardo all’estrema destra, considerata come un serio pericolo, specialmente tra i giovani. La radicalizzazione avviene prevalentemente online ed è alimentata da ideologie che incentivano la violenza, spingendo alcuni individui, anche minorenni, a compiere atti con motivazioni che vanno da ragioni politiche a quelle razziali. Questo fenomeno è definito anche come “terrorismo fragile” della generazione Alfa, un contesto che richiede attenzione e interventi mirati.
La guerra in Ucraina e nuove vulnerabilitÃ
Il conflitto in Ucraina rappresenta un ulteriore elemento di complicazione nello scenario globale. La recente delegazione di esponenti italiani della politica a Washington ha intensificato le tensioni internazionali, evidenziando la necessità di una ristrutturazione dell’architettura della sicurezza in Europa. Qualunque soluzione o cessate il fuoco si tradurrà in sfide nuove, non soltanto per l’area interessata, ma anche per le dinamiche di sicurezza della comunità euroatlantica.
La ricostruzione dell’Ucraina, in caso di successo, comporterà un aumento delle vulnerabilità : l’ombra della criminalità organizzata si estenderà inevitabilmente, rendendo la situazione ancora più delicata. Il governo italiano si trova quindi nella posizione di dover attuare strategie che non solo rispondano a situazioni correnti, ma anticipino anche i rischi futuri che potrebbero derivare da questo conflitto.