Sicurezza potenziata con tecnologie all'avanguardia

Sicurezza potenziata con tecnologie all’avanguardia

Il nuovo contrassegno tricolore per il vino italiano garantisce qualità e tracciabilità, contrastando la contraffazione e facilitando l’accesso alle informazioni sui prodotti a denominazione di origine controllata.
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Il vino italiano introduce un nuovo contrassegno tricolore per garantire qualità e tracciabilità, combattendo la contraffazione. Realizzato con tecnologie avanzate e dotato di un codice QR per informazioni dettagliate, il sistema permette di accedere a dati sulla provenienza dei vini DOC e DOCG. Le attuali fascette rimarranno valide fino a esaurimento. Il Ministro della Sovranità alimentare sottolinea l'importanza di questa iniziativa per - Gaeta.it

Il vino italiano si tinge di tricolore: nuovo contrassegno per garantire qualità e tracciabilità

A partire da oggi, il vino italiano presenta un nuova veste: il tricolore. Questo innovativo contrassegno di Stato, che incoraggia la riconoscibilità dei prodotti Made in Italy, offre un sistema più sicuro per i vini a denominazione di origine controllata, come DOCG e DOC. La sua introduzione è stata realizzata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, una mossa che potrebbe fare la differenza nel contrasto alla contraffazione.

Il nuovo contrassegno non è solo un simbolo di identità, bensì un avanzato strumento di sicurezza. Realizzato con tecnologie simili a quelle usate per le banconote, si propone di proteggere le produzioni vinicole italiane dai falsi. All’interno di questo sistema, è presente anche un codice QR che consente ai consumatori di accedere a informazioni dettagliate relative alla tracciabilità e alla provenienza del vino. Attraverso una piattaforma sviluppata dall’Istituto Poligrafico, sarà possibile consultare tutte le informazioni fornite da attori chiave della filiera, come gli Organismi di Certificazione, i Consorzi di Tutela e le aziende produttrici. Questa rete di dati garantirà maggiore trasparenza e faciliterà il riconoscimento dei prodotti autentici senza generare costi aggiuntivi per i produttori.

Le fascette esistenti possono continuare a essere utilizzate

Nonostante l’arrivo del nuovo contrassegno, le fascette già in circolazione rimarranno valide e potranno essere utilizzate fino a esaurimento scorte. Questo approccio consente un passaggio graduale verso il nuovo sistema senza creare disagi all’industria vinicola, offrendo nel contempo la sicurezza necessaria durante la transizione.

Il commento del Ministro della Sovranità alimentare e delle Foreste

Francesco Lollobrigida, ministro della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha commentato l’importanza della nuova iniziativa. “Difendiamo e garantiamo la tracciabilità delle nostre eccellenze dalle sofisticazioni e dall’Italian Sounding,” ha affermato. Secondo Lollobrigida, il nuovo contrassegno renderà più semplice e immediato per i consumatori verificare l’autenticità dei prodotti identificati, fornendo una garanzia di qualità e origine.

La visione dell’Istituto Poligrafico

Francesco Soro, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha ribadito la centralità del nuovo contrassegno nel patrimonio vinicolo italiano. Ha sottolineato come la fascetta, raffigurante il simbolo dello Stato italiano e la bandiera tricolore, non solo contrasti la contraffazione, ma serva anche come un attestato di qualità certificata. La volontà di tutelare e valorizzare il Made in Italy è un obiettivo che Soro ha posto come fondamentale nella strategia di promozione dei prodotti nazionali.

Con queste nuove misure, il settore vinicolo italiano si prepara ad affrontare le sfide del mercato globale, puntando all’autenticità e alla qualità come i principali fattori di differenziazione.

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