Le autorità locali hanno deciso di rafforzare le misure di controllo e sicurezza presso il plesso universitario di Narni, in seguito al ritrovamento di un ordigno incendiario. Questo evento ha attirato l’attenzione di un gruppo anarchico che ha rivendicato la sua responsabilità. La decisione è stata presa durante un’importante riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, indetta per discutere della situazione.
Riunione del comitato per la sicurezza pubblica
L’incontro si è tenuto sotto la presidenza del prefetto Orlando e ha visto la presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine e del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, che è anche presidente della Provincia. Hanno partecipato anche membri dell’amministrazione comunale di Narni, nonché rappresentanti del polo universitario di Terni e della facoltà di Scienze per l’investigazione e la sicurezza di Perugia, che ha una sede distaccata a Narni. La riunione ha messo in evidenza la necessità di una risposta efficace a questo gravoso evento, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le diverse istituzioni presenti sul territorio.
Durante la riunione, i partecipanti hanno discusso le strategie per migliorare la sicurezza nel campus. La Prefettura ha sottolineato l’urgenza di implementare azioni concrete per garantire la sicurezza degli studenti, del personale e dei visitatori. Si è ritenuto che una maggiore vigilanza e sorveglianza siano essenziali per prevenire futuri incidenti e garantire un ambiente sicuro all’interno del plesso educativo.
Nuove misure di sorveglianza
Una delle principali raccomandazioni emerse dal Comitato è stata l’installazione di telecamere di sicurezza all’interno dei plessi universitari, in modo da monitorare più efficacemente le aree sensibili. La presenza di telecamere può non solo fungere da deterrente per comportamenti illeciti, ma anche fornire prova in caso di incidenti. È stata quindi sollecitata l’Università a valutare queste proposte.
Oltre all’installazione delle telecamere, il Comitato ha chiesto anche al Comune di Narni di potenziare i sistemi di videosorveglianza esterna nelle zone più vulnerabili. Il coordinamento tra il Comune e le forze dell’ordine risulta cruciale per creare un ambiente più sicuro, in modo da affrontare al meglio eventuali crisi che possono sorgere.
Sensibilizzazione del personale universitario
Oltre alle misure tecniche, è stata proposta una sensibilizzazione del personale universitario e di chi si occupa della vigilanza. Questo passaggio è considerato fondamentale per garantire che, in caso di situazioni sospette, vengano effettuate segnalazioni tempestive alle autorità competenti. La partecipazione attiva del personale è vista come un elemento chiave della sicurezza partecipata, in cui tutti sono coinvolti nel mantenimento della sicurezza collettiva.
Questa iniziativa di coinvolgimento del personale è pensata per promuovere una cultura della vigilanza e della prevenzione, dove ogni membro dell’università si sente parte integrante del sistema di sicurezza. Questo approccio mira a costruire un ambiente educativo non solo stimolante dal punto di vista accademico, ma anche sicuro per tutti coloro che vi operano.
Le misure adottate dopo l’evento delittuoso rappresentano quindi un passo significativo verso la tutela della comunità universitaria, in un contesto dove la sicurezza è fondamentale affinchè la formazione e le attività quotidiane possano proseguire senza timori.