Sicurezza scolastica a Roma: 883 scuole pronte a essere collegate al Nue per contrastare furti e vandalismi

La sicurezza nelle scuole di Roma è in emergenza, con 883 istituti pronti per il Numero Unico di Emergenza. Urgono risorse e interventi per contrastare furti e vandalismi entro il 2026.
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Sicurezza scolastica a Roma: 883 scuole pronte a essere collegate al Nue per contrastare furti e vandalismi - Gaeta.it

La sicurezza negli ambienti scolastici di Roma sta diventando una questione di emergenza. Almeno 883 scuole hanno i requisiti necessari per essere integrate nel Numero Unico di Emergenza , un passaggio fondamentale per contrastare la crescente incidenza di furti e atti vandalici. Sebbene l’iniziativa prometta di migliorare la sicurezza degli studenti, occorrono risorse economiche e tempo, con il termine minimo stimato per l’attuazione degli interventi fissato per la metà del 2026, a condizione che siano disponibili i fondi necessari.

Il protocollo d’intesa per la sicurezza

L’importanza del protocollo d’intesa, siglato a luglio e recentemente discusso in una commissione capitolina congiunta dedicata alla Scuola e ai Lavori Pubblici, è emersa con chiarezza. Questo accordo intende istituire un nuovo sistema di pronto intervento a Roma, cercando di collegare gli allarmi scolastici al numero 112. L’obiettivo è quello di garantire una risposta rapida e coordinata delle forze dell’ordine, contribuendo così a creare un ambiente scolastico più sicuro.

Nei primi giorni del nuovo anno scolastico, il panorama si è fatto preoccupante, con un significativo aumento di furti e vandalismi, in particolare nel Municipio V. Gli episodi segnalati non riguardano solamente la sottrazione di beni alimentari dalle mense, ma anche il furto di attrezzature tecnologiche, molte delle quali sono state finanziate attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Questi furti rappresentano una grave perdita per gli istituti, poiché i dispositivi rubati non possono essere facilmente sostituiti.

Durante la commissione, Carla Fermariello, presidente della commissione Scuola, ha evidenziato la crescente ansia tra le scuole, soprattutto nei municipi più colpiti, quali il V, il VI e il X. Secondo Fermariello, questa situazione richiede misure urgenti e decisionali da parte delle autorità competenti.

Lo stato di avanzamento del progetto

Francesco Sgaramella, rappresentante del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana , ha aggiornato i membri della commissione sullo stato di avanzamento del protocollo. Inizialmente, erano state selezionate 36 scuole per la connessione al sistema di allerta. Attualmente, il numero è aumentato a 105 scuole, scelte sulla base di criteri di urgenza, priorizzando quelle più vulnerabili e tecnologicamente compatibili.

Tuttavia, Sgaramella ha menzionato che il sistema è ancora in fase di rodaggio e ha evidenziato la presenza di falsi allarmi, un problema che ha portato a inviare note ai municipi per sollecitare i dirigenti scolastici a garantire un uso corretto delle apparecchiature. Situazioni come festoni o altri oggetti posizionati vicino ai sensori sono state identificate come cause principali di questi falsi allarmi. Ad esempio, Sgaramella ha raccomandato che i sensori siano mantenuti liberi da ostacoli e che le finestre vengano chiuse adeguatamente.

Attualmente, oltre alle 105 scuole già collegate, ci sono altre 43 richieste pervenute da carabinieri e dirigenti scolastici, ma il finanziamento continua a rappresentare un ostacolo significativo. Sgaramella ha ribadito la necessità di risorse economiche per proseguire il progetto, dichiarando che la scadenza prevista per l’attuazione sarebbe il primo semestre del 2026.

Le criticità e le polemiche politiche

La questione della sicurezza scolastica ha sollevato polemiche politiche. Il gruppo della Lega ha criticato il protocollo d’intesa, sottolineando che potrebbe rimanere inattuato a causa della mancanza di fondi. Fabrizio Santori e Maurizio Politi, rappresentanti del partito, hanno espresso preoccupazione per le conseguenze che i cittadini devono affrontare a causa dell’incapacità del Partito Democratico di affrontare la situazione.

Anche Linda Meleo, consigliera del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato come tre anni fa fosse stata avviata un’iniziativa per l’implementazione di un sistema di apertura a distanza dei cancelli delle scuole, suggerendo di riportare in auge quello schema per migliorare la sicurezza. I vari interventi politici evidenziano l’urgenza del tema, che non può essere ignorato in un periodo in cui la sicurezza dei bambini e il loro diritto a un ambiente sano e protetto devono restare una priorità.

L’implementazione dei sistemi di sicurezza nelle scuole di Roma, pur essendo già avviata, richiede un impegno concertato da parte di tutte le parti coinvolte, affinché non si trasformi in un annuncio privo di sostanza. Le proposte e le iniziative devono trovare la giusta quadratura affinché la salubrità degli spazi scolastici sia finalmente garantita.

Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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