Nella magica cornice del Festival di Sanremo 2025, Simone Cristicchi ha regalato al pubblico una delle esibizioni più intense e toccanti della serata. Il cantautore romano, già vincitore nel 2007 con il brano “Ti regalerò una rosa”, è tornato sul prestigioso palco dell’Ariston con “Quando sarai piccola”, una canzone dal forte impatto emotivo che ha commosso platea e telespettatori.
Un testo poetico che parla d’amore e fragilità
Il brano “Quando sarai piccola” affronta con delicatezza il tema dell’inversione dei ruoli tra genitori e figli, raccontando la storia di una madre che, con il passare del tempo e a causa di una malattia degenerativa, diventa sempre più fragile, fino a necessitare delle cure del proprio figlio. Con versi struggenti e immagini potenti, Cristicchi trasforma la sua musica in un racconto di vita, tra nostalgia, dolore e amore incondizionato.
Le parole “Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai” sono un esempio della sensibilità lirica dell’artista, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano.
Una performance intensa che ha lasciato il segno
Sul palco dell’Ariston, Simone Cristicchi ha cantato con una presenza scenica essenziale, lasciando spazio all’intensità della sua voce e alla potenza evocativa del testo. La sua interpretazione è stata accompagnata da un’orchestra minimalista, con archi e pianoforte, creando un’atmosfera intima e profonda.
Gli occhi lucidi del pubblico in sala e la standing ovation finale hanno confermato il forte impatto emotivo della performance, trasformando la sua esibizione in uno dei momenti più toccanti di Sanremo 2025.
Ecco il testo di Quando sarai piccola di Simona Cristicchi:
Testo: Simone Cristicchi, Nicola Brunialti
Musica: Simone Cristicchi, Amara
Ed. Dueffel Music di Francesco Migliacci/
Amara Edizioni di Erika Mineo
Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,
ti starò vicino come non ho fatto mai.
Rallenteremo il passo se camminerò veloce,
parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce.
Giocheremo a ricordare quanti figli hai,
che sei nata il 20 marzo del ’46.
Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito
ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.
Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa.
Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
per restituirti tutto quell’amore che mi hai dato
e sorridere del tempo che non sembra mai passato.
Quando sarai piccola mi insegnerai davvero chi sono
a capire che tuo figlio è diventato un uomo.
Quando ti prenderò in braccio
e sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena.
Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena.
Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai.
Rip. ritornell
per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato.
E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato.
Ci sono cose che non puoi cancellare,
ci sono abbracci che non devi sprecare.
Ci sono sguardi pieni di silenzio
che non sai descrivere con le parole.
C’è quella rabbia di vederti cambiare
e la fatica di doverlo accettare.
Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria
che non so dimenticare.
Rip. ritornello
per restituirti tutta questa vita che mi hai dato
e sorridere del tempo e di come ci ha cambiato.
Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte
he non avrai paura nemmeno della morte
Tu mi darai la tua mano,
io un bacio sulla fronte
Adesso è tardi, fai la brava
buonanotte.